rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Italia

Migranti, dal primo gennaio 20mila sbarchi ma l'obiettivo di Salvini è il 'No way'

Salvini promette sbarchi zero: ecco come funziona il modello australiano citato dal ministro dell'interno. Una vera e propria operazione militare che prevede accordi con gli altri Stati e tanti soldi per essere realizzata

Dal 1 gennaio al 23 agosto 2018 sono sbarcati sulle coste italiane 20mila migranti, contro i quasi 100mila del 2017 e ai 105mila del 2016. Questi i dati diffusi oggi dal Ministero dell'interno che sottolinea come il numero dei migranti giunti in Italia sia crollato dell'80%.

Una diminuzione inziata dopo l'accordo tra l'Italia e la Libia per il controllo delle coste africane raggiunto dall'ex ministro Minniti, e dall'introduzione della "dottrina Salvini" che ha scoraggiato l'operatività delle Ong nelle attività di ricerca e soccorso. Secondo i dati del Viminale nel 2018 hanno raggiunto le nostre coste 12.174 migranti provenienti dalla Libia (erano 93.285 nel 2017).

Migranti, l'accusa: l'Italia ha usato fondi Ue per respingere l'Aquarius

L'obiettivo del Viminale è molto ambizioso: azzerare gli sbarchi sulle nostre coste. E così il ministro degli Interni, intervenendo a Rtl 102.5 afferma di voler seguire il principio adottato dall'Australia del 'No way': "Nessuno di coloro che vengono presi in mezzo al mare mette piede sul suolo australiano. A questo si dovrà arrivare".

"ll mio obiettivo non è la redistribuzione in Europa ma che ci siano nei Paesi di partenza degli sportelli europei che decidano chi fugge dalla guerra ha diritto di partire non in gommone, ma in aereo, e arriva in Europa. L'obiettivo è che nessuno che arrivi in gommone possa mettere piede in Europa altrimenti il business della mafia degli scafisti non lo scardineremo mai".

Cos'è il "No Way", il modello australiano

Insomma il Viminale sta studiando la ricetta australiana per chiudere definitivamente i conti con l'immigrazione clandestina. Ma in cosa consiste il "No Way" australiano? Di fatto l'esecutivo di Canberra da anni applica una operazione militare che prevede il respingimento sistematico di tutti i migranti che arrivano in Australia in modo illegale. Le imbarcazioni intercettate in mare vengono riportate nei porti di partenza come ad esempio quelli dello Sri Lanka e dell'Indonesia. Un'operazione che ha dei costi e a cui il governo di Canberra ha destinato circa 300 milioni di euro.

Come funziona il "No way"

Le imbarcazioni vengono intercettate dalla Marina australiana, rimorchiate e scortate nelle acque territoriali dei paesi di provenienza. Ma se i migranti sono già riusciti a raggiungere le acque australiane, oppure la loro imbarcazione non è nelle condizioni di essere riaccompagnata indietro, i migranti vengono spediti su due piccole isole, Manus (Papua Nuova Guinea) e Nauru con i cui governi l'Australia ha stipulato accordi. Le condizioni di vita su queste isole sono state più volte oggetto di proteste per violazione dei diritti umani. 

Da dove vengono i migranti sbarcati in Italia

Assieme al numero complessivo di sbarchi, cala anche quello dei minori stranieri non accompagnati: da gennaio sono 3.051, nel 2017 furono 15.779, nel 2016 25.846. Tornando ai dati degli arrivi di quest'anno, interessante è quello sulle nazionalità dchiarate al momento dello sbarco: 3.718 dalla Tunisia, 2.897 dall'Eritrea, 1.595 dal Sudan, 1248 dalla Nigeria, 1.181 dal Pakistan, 1.113 dall'Iraq, 1.047 dalla Costa d'Avorio, 800 dal Mali, Algeria, Guinea, 4.203 da altri Paesi.

I porti maggiormente interessati dagli sbarchi sono Pozzallo (3.554), Catania (2813), Augusta (2478), Messina (2.394), Lampedusa (1.786), Trapani (1.633), Palermo (809), Crotone (759), Porto Empedocle (505), Reggio Calabria (317), Cagliari (162)

Ecco la situazione dei 150 migranti a bordo della Diciotti

Una delegazione di parlamentari a bordo della Diciotti: le ultime notizie da Catania

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Migranti, dal primo gennaio 20mila sbarchi ma l'obiettivo di Salvini è il 'No way'

Today è in caricamento