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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Salvini litiga con il Procuratore di Torino: "Gli auguro un futuro da pensionato"

Armando Spataro aveva bacchettato il ministro per un tweet a blitz in corso che a suo dire poteva compromettere le indagini. La replica del ministro: "Libero di ringraziare le forze dell'ordine"

"Anche a Torino altri 15 mafiosi nigeriani sono stati fermati dalla Polizia". Salvini si congratula con le forze dell’ordine, ma il suo tweet finisce "nel mirino" della Procura di Torino. Il motivo? Secondo il procuratore capo Armando Spataro, non solo il ministro avrebbe fornito informazioni parzialmente inesatte, ma con quel messaggio postato sui social ha rischiato di compromettere il lavoro di polizia e carabinieri. Accuse a cui il ministro ha replicato a stretto giro: "Se il Procuratore è stanco si ritiri dal lavoro". 

Ma andiamo con ordine. In una nota diffusa questa mattina, Spataro aveva bacchettato il ministro spiegando che "la notizia in questione è intervenuta mentre l’operazione era (ed è) ancora in corso con conseguenti rischi di danni al buon esito della stessa".

"La polizia giudiziaria - aveva detto ancora il Procatore - non ha fermato '15 mafiosi nigeriani', ma sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa, su richiesta della DDA di questo Ufficio, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Torino. Il provvedimento restrittivo non prevede per tutti gli indagati la contestazione della violazione dell’art. 416 bis c.p.; coloro nei cui confronti il provvedimento è stato eseguito non sono 15 e le ricerche di coloro che non sono stati arrestati è ancora in corso".

Insomma, per farla breve, non tutti gli indagati sono accusati del reato di associazione mafiosa e per giunta le ricerche di alcuni di loro sono ancora in corso.

TorinoToday scrive infatti che otto persone sono già state arrestate ma gli agenti ne stanno cercando altre sette in applicazioni di altrettante misure cautelari disposte dall'ufficio gip del tribunale di Torino.

Procuratore Salvini-2

Il Procuratore della Repubblica aveva poi fatto notare che "la diffusione della notizia contraddice prassi e direttive vigenti nel Circondario di Torino secondo cui gli organi di polizia giudiziaria che vi operano concordano contenuti, modalità e tempi della diffusione della notizie di interesse pubblico, allo scopo di fornire informazioni ispirate a criteri di sobrietà e di rispetto dei diritti e delle garanzie spettanti agli indagati per qualsiasi reato".

Tweet Salvini Polizia-2

Dopo averlo bacchettato, il Procuratore si era rivolto a Salvini.

"Ci si augura che, per il futuro, il Ministro dell’Interno eviti comunicazioni simili a quella sopra richiamata o voglia quanto meno informarsi sulla relativa tempistica al fine di evitare rischi di danni alle indagini in corso, così rispettando le prerogative dei titolari dell’azione penale in ordine alla diffusione delle relative notizie". 

La replica di Salvini: "Basta parole a sproposito"

"Basta parole a sproposito. Inaccettabile dire che il ministro dell'Interno possa danneggiare indagini e compromettere arresti". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha risposto al Procuatore Spataro. È l'AdnKronos a riportare le parole del ministro. "Qualcuno - aggiunge - farebbe meglio a pensare prima di aprire bocca". "Se il procuratore capo di Torino è stanco - sottolinea Salvini - si ritiri dal lavoro. A Spataro auguro un futuro serenissimo da pensionato". "Se il capo della polizia mi scrive alle 7:22 informandomi di operazioni contro mafia e criminalità organizzata, come fa regolarmente, un minuto dopo mi sento libero e onorato di ringraziare e fare i complimenti alle forze dell'ordine".

Saviano: "Salvini ha fatto una cazzata"

In una nota su facebook, lo scrittore Roberto Saviano ricostruisce lo scontro tra Salvini e Spataro: "Il Procuratore della Repubblica di Torino Armando Spataro dice che il ministro degli Interni, a causa della sua ossessione per la comunicazione, rischia di mandare all'aria un'importante operazione giudiziaria. Salvini ha fatto un tweet mentre erano in corso degli arresti e, a quanto pare, qualcuno è riuscito a sottrarsi alla cattura. Alla legittima e motivata reprimenda di Spataro, Salvini risponde con una nota scomposta: "Si candidi. Vada in pensione".

"Salvini come è solito fare, non avendo conoscenze e argomenti, consapevole di aver fatto una enorme cazzata, invita al linciaggio, questa volta del procuratore Spataro. È il caso che il Consiglio Superiore della Magistratura si faccia sentire per difendere l'autonomia del potere giudiziario dagli assalti di un esecutivo tanto sgangherato quanto pericoloso".

Roberto Saviano si chiede se "siamo o no legittimati a dire che, spente le luci della ipercomunicazione (a spese nostre), Salvini sia il ministro più scarso del Governo? Uno che parla a vanvera di tutto, capendo molto poco finanche di ciò che dice? La saggezza popolare insegna che è dei fessi che bisogna aver paura. La mia solidarietà e vicinanza ad Armando Spataro, uomo e magistrato di spessore- dice Saviano- che non si lascerà intimorire da un potere reso ridicolo dalla sua stessa idiozia"

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