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Venerdì, 19 Aprile 2024
Voci da Montecitorio

Lega verso la scissione ma per i parlamentari non c'è problema

A Montecitorio, i deputati incarnano la generazione più giovane del Carroccio e credono nel partito nazionale. Il deputato Bergamini (Lega) a Today: "Militanti apprezzano Salvini"

"Se lei vuole scrivere m***a, io non glielo dico, lo scrive lei. Nelle dinamiche di un confronto, ci sono sempre delle tesi contrapposte. Allora cos'è che va bene? Non va mai bene niente, né da una parte, né dall'altra. Auguri e buon Natale". Se la prende con i giornalisti il deputato della Lega Stefano Candiani, quando gli si chiede un commento sulle divisioni che stanno attraversando la Lega

"Se si va avanti così sarà scissione", Salvini è segretario di metà Lega

Per l'ex sottosegretario al ministero degli Interni, è tutta un'invenzione dei giornalisti. "Avete poco da fare eh" dice scanzonato a chi gli chiede un commento sul fatto che in quasi tutte le città di Veneto e Lombardia, la base elettorale si è spaccata in due. "Sono dinamiche che hanno la durata di una stagione. - prosegue Candiani - Se non ci sono due candidati, vuol dire che c'è una coercizione; se ci sono più tesi a confronto, gridate alla spaccatura. Fa parte della dinamica congressuale". Insomma l'ex sottosegretario è convinto che siano i giornalisti a esasperare i toni. Eppure di recente, proprio su Today, a parlare di "rischio scissione" era stato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Veneto Roberto Marcato. Non proprio l’ultimo in casa Lega.

Meno 40% di militanti: "Salvini ha fallito, ora cambiamo la Lega"

Ma la spaccatura non è contemplata neppure da Gianangelo Bof, sindaco di Tarzo, in provincia di Treviso, dove si andrà a congresso dopo le feste natalizie. Insomma nessuna scissione? "Ma no, assolutamente no, è una normale dialettica interna, - spiega Bof - è chiaro che la Lega è uno dei partiti più vecchi nell'arco parlamentare ed è normale che ci siano anime che provengono da diversi periodi della Lega". Insomma Bof dà una lettura generazionale. La stessa di Roberta Gremignani, neo segretaria della Lega a Monza. Tutto regolare dunque. Anche il fatto che, indipendentemente dal risultato, la base degli iscritti si divida quasi sempre su un 50 e 50. "Due popoli? Ma no, abbiamo tutti gli stessi ideali e gli stessi obbiettivi da raggiungere. - rimarca sempre il deputato trevigiano - Ripeto: è giusto che ci sia una dialettica interna, è giusto che ci sia il momento dei congressi, un momento in cui si parla e poi si va avanti dritti per la strada tutti insieme".

"I militanti apprezzano l'impegno di Salvini"

Sicuramente ci sono state poche tensioni nei congressi dell'Emilia Romagna. "Io sono di Ferrara e noi lì abbiamo fatto un congresso nella massima serenità, - ha raccontato il deputato del Carroccio Davide Bergamini, che è anche sindaco di Vigarano Mainarda - ci sono candidati che si presentano e credo sia un grande esempio di democrazia all’interno di un partito. Ogni candidato ha il proprio programma e giustamente i militanti votano quello più opportuno. Ma all’interno della Lega credo ci sia la consapevolezza che da qui bisogna ripartire, ripartire da un risultato delle elezioni che comunque ci ha dato tanti parlamentari. Siamo anche una grande forza di governo. I congressi sono il primo passo per un obiettivo: crescere nei prossimi anni". 

Davide Bergamini

Se c'è chi dice candidamente che "Salvini ha fallito", Birgamini incarna l'altra anima, quella di chi invece vuole guardare avanti, consegnando massima fiducia al segretario federale Matteo Salvini: "Non esistono due leghe, la Lega è una. - continua il deputato emiliano - Il nostro segretario federale sta facendo un buon lavoro, è impegnato come ministro delle Infrastrutture per un lavoro che credo porterà anche benefici nei territori dove la Lega è forte. Credo che militanti apprezzino anche l'impegno che Salvini ha avuto come segretario. Sono stati anche anni difficili che, come dico sempre io, hanno penalizzato tanto la Lega, che era un partito abituato a stare in mezzo alla gente e quindi penalizzato dal Covid più di altri. C'è poi una scelta di governo, che non è stata capita da tutti gli italiani".

Le barricate contro Salvini ai congressi della Lega

Non è stata compresa tanto da far crollare i voti del partito, sia alle scorse politiche che alle precedenti elezioni comunali. Sono stati proprio quei risultati a far traboccare il vaso della fronda nordista interna alla Lega. A Milano addirittura quattro consiglieri regionali sono usciti dal partito per aderire al Comitato nord di Umberto Bossi. Se non è scissione questa. "Ma no, ma no, è narrativa giornalistica. - ha detto Giulio Centemero, deputato leghista del capoluogo lombardo - Nessuna scissione, siamo un partito strutturato e abbiamo i congressi, i nostri spazi di democrazia. Ci sono i congressi comunali, provinciali, poi ci saranno quelli regionali e poi ci sarà il congresso federale". Però proprio da congressi prende corpo la protesta di chi vuole tornare indietro dal progetto della Lega nazionale. "Le letture date dalla stampa nazionale sono inesatte perché bisogna considerare il livello locale".

Alla fine, usando le parole di Candiani, "a uno piace la pasta, a uno piace il riso però alla fine non ci sono due anime, c'è una maggioranza. Il resto sono malizie che mettete voi". "Voi" sono sempre i soliti, giornalisti.

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