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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Siria

Salvini vuole fermare la guerra di Trump: "Italia si opponga ai raid contro la Siria"

Il leader leghista e candidato premier si schiera contro i raid annunciati dal presidente Usa contro la Siria dove sono presenti anche i militari di Russia e Iran: "Serve posizione netta, conflitto può diventare pericolosissimo". L'appello di Putin: "Prevalga il buon senso"

"Chiedo al presidente Gentiloni una presa di posizione netta dell'Italia contro ogni ulteriore e disastroso intervento militare in Siria". Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini, che in una nota aggiunge: "Non vorrei che motivi economici, esigenze di potere o il presunto utilizzo mai provato di armi chimiche mai trovate in passato scatenassero un conflitto che può diventare pericolosissimo".

Mosca ha già annunciato come la risposta a un eventuale attacco statunitense in Siria "sarà immediata", qualora fossero colpite le forze russe presenti nel Paese. L'escalation della crisi siriana è stata provocata dal presunto attacco chimico contro i civili a Douma, nella Ghouta orientale, condotto dalle forze del presidente siriano, Bashar al-Assad.

La relazione fra Putin e Salvini 

I contatti sono sotto la luce del sole, c’è stato un accordo fra Lega e Russia Unita, il partito di Vladimir Putin. A marzo 2017 Salvini è andato a Mosca complimentandosi con Putin per le elezioni parlamentari. In quell’occasione, e poi a più riprese, ha dichiarato ufficialmente che, qualora arrivasse al governo, toglierebbe le sanzioni alla Russia.

Sul caso Siria il leader leghista appoggia l'idea come siano nati da fake news molti dei pregiudizi che orientano l'opionione pubblica contro il regime di Assad appoggiato dalla Russia di Putin.

Putin: "Prevalga il buon senso"

Il presidente russo Vladimir Putin ha auspicato oggi che "prevalga il buon senso" nelle relazioni internazionali, attualmente "sempre più caotiche" in un contesto di forti tensioni con l'Occidente. "Lo stato del mondo può solo causare preoccupazione", ha detto Putin in un discorso ai diplomatici stranieri, trasmesso in televisione.

"La situazione nel mondo sta diventando sempre più caotica, ma speriamo che prevalga il buon senso e che le relazioni internazionali assumano una direzione costruttiva, che il sistema mondiale diventi più stabile e prevedibile".

Le osservazioni di Putin arrivano in un contesto di tensioni tra l'Est e l'Ovest rafforzato nelle ultime settimane dall'avvelenamento dell'ex spia russa Sergei Skripal in Inghilterra, all'origine di un'ondata di espulsioni incrociate di diplomatici.

Cosa succede in Siria

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I Paesi membri della Nato stanno tenendo delle consultazioni diplomatiche sulla situazione in Siria, dopo le minacce dell'Amministrazione Trump di attaccare il regime di Damasco: è quanto riporta l'agenzia russa Tass, citando fonti diplomatiche dell'Alleanza. Il regime siriano frattanto "ha evacuato tutti gli aeroporti e le principali basi militari nelle zone sotto il suo controllo".

Il presidente siriano Bashar al Assad avrebbe lasciato il Palazzo presidenziale a Damasco assieme alla sua famiglia per il timore di un imminente attacco missilistico americano, prospettato oggi dallo stesso presidente Donald Trump. A riferirlo sono media israeliani ripresi dal quotidiano panarabao al Quds al Arabi. Secondo i media israeliani, il rais di Damasco "accompagnato dalla sua famiglia ha lasciato il palazzo con un convoglio militare russo".

La Siria considera le minacce del presidente americano Donald TRump di procedere ad attacchi missilistici in risposta al presunto attacco chimico del regime come una "escalation sconsiderata", scrive l'agenzia stampa siriana Sana.

"Non siamo sorpresi da una simile sconsiderata escalation da parte di un regime come quello degli Stati Uniti che ha foraggiato e continua a foraggiare il terrorismo in Siria".

Le Forze militari siriane sono in stato di massima allerta dalla mezzanotte di ieri per il rischio di un attacco da parte di Stati Uniti, Francia e Regno Unito. Washington, Parigi e Londra hanno minacciato di attaccare il regime di Bashar al Assad in risposta al presunto attacco chimico compiuto la scorsa settimana a Douma, alle porte di Damasco.

L'agenzia di stampa iraniana Fars riferisce di un aumento di movimenti militari da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati alle frontiere siriane e del sorvolo da parte di aerei Usa, la scorsa notte, sulla regione di confine tra Siria e Iraq. Altri aerei americani e francesi avrebbero sorvolato la Giordania.

Il leader degli sciiti iracheni

"Non staremo certo a guardare se i nostri luoghi sacri in Siria verranno messi in pericolo". Così l'influente leader sciita iracheno, Muqatda al Sadr replica "alle minacce del presidente americano di lanciare un'attacco missilistico" contro la Siria. Interpellato da un suo sostenitori sulla dichiarazione di Trump del prossimo arrivo sulla Siria di missili, al Sadr ha risposto: "Noi diciamo al governo iracheno di essere pronto a difendere la frontiera occidentale per allontanare i malvagi americani, anzi, l'occupazione americana della Siria e non staremo certo con le mani consorte mentre i nostri luoghi sacri in Siria vengono messi in pericolo", come ha riportato la tv satellitare al Sumaria.

Ghouta, l'enclave ribelle della discordia

La Russia schiererà da domani, giovedì 12 aprile, la sua polizia militare nella città di Duma in Siria, l'ultima sacca ribelle situata nella Ghouta orientale vicino a Damasco colpita in questi giorni da un attacco chimico attribuito alle forze del regime. Lo ha annunciato oggi l'esercito russo. "Un'unità della polizia militare russa sarà schierata da domani nella città di Douma per fornire sicurezza, mantenere l'ordine e organizzare l'assistenza ai residenti locali", ha detto il generale Viktor Poznikhir in una conferenza stampa.

La tv di Hezbollah: "Militari britannici arrestati nella Ghouta"

In Siria, "militari britannici" sarebbero stati catturati dalle forze governative durante l'offensiva sulla Ghouta Orientale, enclave ribelle alle porte della capitale caduta nelle mani di Damasco in questi giorni. A riferirlo è la tv libanese vicine alle milizie sciite Hezbollah, al Mayadeen.

L'emittente, nel dare la notizia sul proprio account Twitter, cita il suo corrispondente a Mosca, principale alleato del regime del presidente Bashar al Assad e presente nel Paese con consistenti forze militari. Secondo un utente di Twitter che si identifica come "libna al Mujahd", "si tratta di ostaggi dell'intelligence britannica presi assieme a due israeliani tre settimane fa" per il rilascio dei quali la Russia avrebbe "declinato una mediazione tedesca".

Il presidente Usa ha 'avvisato' Mosca dell'attacco in Siria 

"I nostri rapporti con la Russia sono peggiori di quanto sia mai stati, includendo la Guerra Fredda". Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, rincara la dose contro la Russia, dopo averle detto di prepararsi per i missili che saranno lanciati contro il suo alleato in Siria, il presidente Bashar al-Assad.

"Non c'è ragione per tutto questo. La Russia ha bisogno di noi per aiutare la sua economia, una cosa che sarebbe molto facile da fare, e noi abbiamo bisogno di tutte le nazioni per lavorare insieme. Fermiamo la corsa agli armamenti?" ha aggiunto.

"La Russia promette di abbattere tutti i missili sparati alla Siria. Russia preparati, perché arriveranno, belli, nuovi e 'intelligenti'! Non dovreste essere partner di un animale che uccide con il gas, che uccide il suo popolo e si diverte!". Questo il tweet del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

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