Scajola minaccia Pdl ligure: "Ho guidato i servizi segreti, so tutto di voi"

Ogni battaglia ha bisogno della sua 'intelligence'. E se nel Pdl ligure è in corso una guerra, l'ex ministro Scajola è disposto ha tirare fuori tutte le sue armi contro chi aveva chiesto le sue immediate dimissioni. “So tutto di voi per gli incarichi istituzionali che rivestivo, conosco i vostri segreti, sono stato a capo dei servizi segreti”.

Queste le parole di Claudio Scajola durante il coordinamento regionale ligure del Pdl del 1 dicembre rivolto a Michele Scandroglio, Eugenio Minasso  - entrambi coordinatori regionali - e al senatore Luigi Grillo. L'ex ministro 'promette' di rivelare i segreti (o fa intendere che lo potrebbe fare) essendo stato nel 2006 presidente del Comitato parlamentare di controllo sui servizi di sicurezza Copaco (il Copasir dopo la riforma).

Scajola ha sempre detto che si ricandiderà anche alle prossime elezioni, e il suo sfogo apparso sulle pagine del Secolo XIX è il frutto secondo l'ex ministro, del comportamento di alcuni dirigenti del Pdl ligure che lo hanno abbandonato all'apice degli scandali, casa al Colosseo e le accuse riguardo l’inchiesta sul porto di Imperia.

Per quanto riguarda l'inchiesta sul porto proprio ieri la procura ha chiesto l’archiviazione per il reato di associazione per delinquere per l'ex ministro, a questo punto la frattura all'interno del Pdl ligure potrebbe trasformarsi in una mattanza, dove l'ex ministro fa la parte del capo che si 'vendica' sui congiurati che avrebbero voluto vederlo fuori dai prossimi giochi elettorali.

La questione è già arrivato sul tavolo del Segretario Alfano, che indaffarato dall'enigma primarie, potrebbe anche pensare di commissariare il Pdl locale visto anche che secondo Scajola, "nessuno più si riconosce nei dei coordinatori, sia regionali che a livello nazionale".