Scuola, via libera alla norma sul "super-preside"
Approvato l' articolo 9 del ddl che definisce i poteri dei presidi ed è stato al centro di molte critiche da parte di sindacati, docenti e studenti. Scontro in aula con la minoranza Dem
Continua la discussione in Aula sul ddl Buona Scuola. Questa mattina la Camera dei deputati ha dato il via libera all' articolo 9 che definisce i poteri dei presidi ed è stato al centro di molte critiche da parte di sindacati, docenti e studenti. L'articolo è stato approvato con 214 voti a favore, 100 contrari e 11 astenuti.
Proprio su questa norma si è consumata una plateale rottura fra maggioranza e minoranza del Partito Democratico, coi dissidenti che si sono visti respingere in aula un emendamento che cercava di limitare i poteri dei "super presidi" e l'esponente del Pd Stefano Fassina che ha chiesto senza mezzi termini le dimissioni del ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. "Lasci il suo incarico per ricostruire un clima più positivo nel mondo della scuola" ha detto l'esponente della minoranza Pd.
CHE POTERI AVRA' IL PRESIDE - L' art. 9 del ddl attribuisce ai dirigenti scolastici il potere di conferire ai docenti della scuola l'incarico triennale. Il preside può inoltre effettuare colloqui per scegliere i professori. L'Ufficio scolastico regionale provvede alle assegnazioni dei docenti che non abbiano ricevuto o accettato proposte e, comunque, in caso di inerzia dei dirigenti scolastici.
Con art. 9 #labuonascuola nuovi strumenti per autonomia, non ci sarà nessun preside-padrone ma dirigente responsabile e valutato @MiurSocial
— Stefania Giannini (@SteGiannini) 18 Maggio 2015
EMENDAMENTO 5 STELLE - Con il parere positivo del governo, è stato invece approvato un emendamento del Movimento Cinque Stelle che mira ad evitare il "conflitto di interessi" nell'ambito dei poteri del preside. La chiamata dei docenti da parte del preside dovrà avvenire "in assenza di conflitti d'interesse avendo riguardo a possibili collegamenti soggettivi e/o di parentela del dirigente scolastico con i docenti iscritti negli ambiti territoriali".