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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Elezione del presidente della Repubblica: secondo giorno di voto

Dopo la prima fumata nera di ieri, oggi seconda e terza votazione. Domani l'attesa quarta "chiama" per eleggere il presidente della Repubblica. Il Pd è compatto per Mattarella, Berlusconi si sente tradito

ROMA - Ieri non è scattato il quorum, perché hanno vinto le schede bianche. E anche quella di oggi sarà una giornata interlocutoria nella partita per eleggere il nuovo capo dello Stato, con la seconda e terza votazione (alle 9.30 e alle 15.30). Gli occhi di tutti sono puntati su sabato per la quarta chiama (con quorum abbassato), forse quella decisiva per designare il nuovo inquilino del Colle.

Sergio Mattarella, che non piace a Forza Italia, sembra aver ricompattato il Partito democratico (compresa "l'ala sinistra" di Stefano Fassina e Pippo Civati) e i vendoliani di Sel. "Non è finita finché non è finita. Ma la mia soddisfazione per l'eventuale elezione di Mattarella non è un mistero per nessuno". ha detto l'ex segretario democratico Pierluigi Bersani a Repubblica. "Feci subito quel nome a Berlusconi quando ci incontrammo per trovare un candidato condiviso ed eleggerlo alla prima votazione. Berlusconi anche allora disse di no, preferendo Marini".

"Stavolta - aggiunge Bersani - di Matteo mi fido. È andato oltre i confini del Nazareno e lo dimostra la reazione di Berlusconi. Ora il problema ce l'ha l'ex Cavaliere". A proposito del nome di Giuliano Amato, Bersani aggiunge: "Non ho mai pensato di impiccarmi a un nome di sinistra. Per il capo dello Stato io non guardo alle culture di appartenenza".

Presidente della Repubblica, i favoriti

E BERLUSCONI? - Fino alla quarta votazione di sabato, quando la tenuta del Pd sarà testata nel voto segreto, la guardia resta comunque alta, ma Renzi rivendica una prima vittoria: aver smentito chi, dal Pd, lo accusava di "preferire" Berlusconi e di aver inserito nel Patto del Nazareno chissà quale accordo per il dopo Napolitano. Nel nome del Pd, certo, Renzi "perde" Berlusconi. ma solo per ora, è la convinzione diffusa tra i parlamentari a lui vicini. Il Cavaliere lo ha chiamato per avvertirlo che avrebbe dato ai suoi l'indicazione di votare scheda bianca, ma i contatti non sono per questo interrotti. Da qui a sabato il tentativo sarà quello di allargare la platea dei voti per Mattarella: il pressing è fortissimo, raccontano da Ncd e Forza Italia, anche sui singoli parlamentari. perché senza i voti del centrodestra, solo in parte compensati da Sel, al quarto scrutinio il premier può contare su un margine di una cinquantina di grandi elettori. Troppo poco per star tranquilli. 

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