Senato vota la fiducia a Gentiloni: in aula la protesta dei "20 milioni di No"
Con 189 voti favorevoli e 99 contrari il Senato ha votato la fiducia al nuovo governo, ma in aula è il caos: il presidente Grasso costretto a ritirare i cartelli del Movimento 5 stelle
ROMA - L'assemblea del Senato ha approvato la fiducia al governo Gentiloni con 169 voti a favore. I voti contrari sono stati 99, mentre non c'è stato alcun astenuto. Tra i gruppi, da registrare la non partecipazione al voto di Lega Nord e dei verdiniani di Ala, mentre il Movimento 5 Stelle ha partecipato alle votazioni, esprimendo voto contrario alla fiducia. La maggioranza richiesta, su 269 presenti (e 268 votanti) era di 135 voti. Subito dopo il voto la seduta è stata sospesa. L'assemblea tornerà a riunirsi martedì 20 dicembre.
LA PROTESTA - Una serie di cartelli gialli, con la scritta: "20 milioni di No". E' questa la breve protesta del Movimento 5 Stelle in aula del Senato, prima dell'intervento della capogruppo Michela Montevecchi in sede di dichiarazione di voto per la fiducia al governo Gentiloni. Il presidente di turno, Pietro Grasso ha disposto il ritiro dei cartelloni ed ha quindi dato la parola alla senatrice.
LA MAPPA DEL VOTO - Dall'analisi dei tabulati del voto emerge che il Pd ha incassato 111 voti: tra questi non figurano quello del presidente Grasso, che tradizionalmente non vota, e quello del senatore Felice Casson. Sono compresi invece i voti dei senatori a vita Napolitano e Cattaneo. Da Ap sono arrivati 28 voti a sostegno dell'esecutivo Gentiloni, sui 29 complessivi (manca Sacconi che non ha votato, in dissenso dal gruppo). Dalle fila delle Autonomie, che conta 19 senatori, sono arrivati 16 sì: sono mancati i voti dei senatori a vita Rubbia e Piano e del senatore Zinn, assenti. Dal composito fronte di Gal l'apporto ai sì è arrivato dai senatori Villari, Naccarato e D'Onghia. Mentre Davico, altro esponente 'governativo' del gruppo, non ha votato. Dal gruppo Misto è giunto un voto di sostegno al governo dai senatori Della Vedova, Bencini, Molinari, Romani, Bondi, Repetti, a cui si aggiungono Fucksia, Rossi, Monti, e gli ex Sel del Misto Stefano e Uras.
