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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Napoli

La Municipale "visita" casa Di Maio e sequestra aree del terreno del padre

La polizia municipale di Mariglianella ha sequestrato alcune aree del terreno di proprietà del padre di Luigi Di Maio per la presenza di rifiuti inerti. In corso verifiche sugli immobili. La famiglia: "Macchina del fango, abbiamo un drone davanti a casa"

Accertamenti da parte della Polizia municipale di Mariglianella, in provincia di Napoli, all'interno di una proprietà di Antonio Di Maio, padre del vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio.

Le verifiche degli agenti sono state avviate intorno alle 10 e sono ancora in corso i rilievi da parte del personale dell'ufficio tecnico. Al vaglio della Municipale alcuni manufatti presenti all'interno di un terreno al civico 69 di Corso Umberto.

Dopo lo scandalo degli operai impiegati a nero nella ditta del padre del vicepremier gli agenti hanno finora apposto i sigilli a delle aree dove erano stati depositati dei rifiuti inerti. Lo ha confermato il comandante della municipale al termine del sopralluogo a cui ha partecipato insieme a tre agenti, ad un responsabile dell'ufficio tecnico comunale e di un rappresentante della famiglia Di Maio.

Lo stesso ufficio sta ancora effettuando delle verifiche sugli immobili

La notizia della visita dei caschi bianchi era già stata annunciata nel corso della giornata. Ad accogliere la stampa stamane c'erano anche diversi sostenitori di Di Maio che hanno intimato ai giornalisti di allontanarsi. In molti si sono schierati con il vicepremier definendo anche "l'orgoglio della nostra nazione".

La Municipale a "casa Di Maio"

Intanto dopo l'inchiesta delle Iene sui presunti casi di lavoro nero nell'azienda del padre, Luigi Di Maio ha pubblicato alcuni documenti online, tra cui il contratto che lo legava all'azienda del padre e lo stipendio da manovale. Il segretario della Cgil Susanna Camusso chiede di mandare gli ispettori del lavoro, ma questo aprirebbe un conflitto d'interessi.

Protesta della famiglia Di Maio: "Un drone davanti casa"

"Nemmeno il più incallito camorrista si è visto un drone che girava di fronte casa eppure è successo a noi... una famiglia tranquilla, perbene e unita". Così su Facebook Elena Di Maio, zia del vicepremier Luigi Di Maio.

"Non potendo attaccare l'onestà, la trasparenza e il coraggio di un giovane Ministro che restituisce soldi, che lavora incessantemente per trovare soluzioni per tutti e non per pochi, che si fa in quattro pur di mantenere gli impegni presi con i suoi elettori... ecco partire la macchina del fango contro la sua famiglia pur di screditarlo, di appannarlo, di fiaccarne lo spirito".

Lo scrive in lungo post pubblicato su Facebook da Elena Di Maio, zia di Luigi Di Maio e cugina di Antonio, padre del vicepremier M5S. Uno sfogo con cui la donna prende le difese del capo politico grillino, da giorni sotto attacco per le vicende di lavoro in nero nell'azienda di famiglia a Pomigliano d'Arco.

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Aggiornamento: il post di Elena Di Maio non risulta più visibile

Di Maio faceva il manovale: il vicepremier pubblica contratto e stipendi 

L'inchiesta de Le Iene

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