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Martedì, 16 Aprile 2024
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Dall'Imu alla service tax: ecco cosa cambia

Approvato il decreto legge che cancella la prima rata dell'Imu 2013 e il saldo di dicembre su abitazioni principali, terreni agricoli e fabbricati industriali. Al posto della tassa sulla casa da gennaio una service tax che accorpa Imu e Tares. Via libera anche al rifinanziamento della Cassa integrazione e allo stanziamento di circa 700 milioni a favore di 6.500 esodati

ROMA - "L'Imu è cancellata, dal 2014 non ci sarà più l'Imu come l'abbiamo conosciuta fino a oggi, nella linea dell'impegno assunto con la nascita del governo". Lo ha detto il premier Enrico Letta al termine del consiglio dei ministri di ieri. "Il superamento porta alla fine dell'Imu e dal 1 gennaio 2014 ci sarà la Service Tax che sarà formalizzata con la legge di stabilità". "La cancellazione della prima rata - sottolinea Letta - avverrà senza nuove tasse".

Ecco, nel dettaglio, i punti principali del decreto legge approvato mercoledì dal Consiglio del ministri in materia di prima casa, lavoro e crediti alle imprese.

IMU E SERVICE TAX - L'Imu verrà cancellata e dal 2014 «non sarà più come l'abbiamo conosciuta fino ad oggi», ma, al suo posto, arriva la service tax che verrà ufficializzata nell'ambito della legge di stabilità e che, promette il premier Enrico Letta, «non sarà un'Imu mascherata». La nuova tassa sarà divisa in due parti: la prima per coprire il costo della raccolta dei rifiuti (l'odierna Tares, che si paga in base ai metri quadrati) e la seconda per i servizi indivisibili pagata dagli occupanti dell'immobile. Per quanto riguarda l'Imu 2013 invece viene cancellata la prima rata - dovuta entro il 16 settembre - su prime case e terreni agricoli: l'obiettivo è coprire, entro metà ottobre, anche la cancellazione della rata di dicembre per queste fattispecie. Con la copertura il limite del 3% del deficit Pil, imposto dall'Europa, sarà rispettato. Tra le novità si registrano anche una riduzione della cedolare secca sugli affitti a canone concordato (che scende dal 19 al 15%) e l'esenzione per le case invendute.

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TORNA L'IRPEF SULLE CASE SFITTE - Torna l'Irpef sulle case sfitte ed anche sui redditi dominicali dei terreni non affittati. L'art. 6 prevede infatti il «ripristino parziale della imponibilità ai fini Irpef dei redditi derivanti da unità immobiliari non locate». Era stata cancellata con l'arrivo dell'Imu.

SUBITO 10 MILIARDI DI RIMBORSO CREDITI P.A. - Per finanziare la cancellazione della prima rata dell'Imu sulla prima casa il governo accelera anche sui rimborsi alle aziende: altri 10 miliardi liberati per ottenere poi i fondi per le coperture necessarie dal maggior gettito Iva atteso.

PIANO CASA - È previsto un piano da 4,4 miliardi di euro, di cui 4 miliardi a carico della Cdp e 400 milioni di «interventi sociali», in particolare un fondo specifico per i mutui per l'acquisto della prima casa per giovani coppie e lavoratori atipici sotto i 35 anni (2 miliardi di finanziamento alle banche).

CASSA INTEGRAZIONE - Arriva il rifinanziamento della Cassa integrazione per mezzo miliardo di euro. «Una prima risposta molto importante» per l'emergenza lavoro, ma comunque una somma inferiore a quelle circolate nei giorni scorsi, che parlavano di una necessità di fondi pari a 1,5 miliardi (la Cigl ritiene questa cifra «irrisoria»). La Cig, così come l'Imu, verrà rifinanziata senza nuove tasse.

ESODATI - È stato fissato un plafond da 700 milioni di euro, per garantire una risposta strutturale a 6.500 esodati. Scelti, ha spiegato il premier Letta, nella categoria più disagiata, quella dei «licenziati individuali». È il quarto intervento, dopo i tre del governo Monti che ne ha tutelati 130.000, a favore proprio degli esodati. In questo caso si tratterebbe di un fondo da 150 milioni di euro all'anno fino al 2017 (fonte Ansa).

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