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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Le dichiarazione che fanno sperare bene

Sileri: "Se si continua così per fine giugno saremo aperti come in Gran Bretagna"

Sono parole di ottimismo quelle dette dal Sottosegretario alla Salute che oggi, dal salotto di Domenica In, ha voluto rassicurare gli italiani

L’ottimismo dimostrato da Mario Draghi nella conferenza stampa di ieri al vertice europeo è la stessa del sottosegretario alla Salute del Movimento 5 Stelle Pierpaolo Sileri che oggi a Domenica In ha detto chiaramente che se le cose dovessero continuare così, allora l’Italia potrà prepararsi ad aprire come stiamo vedendo fare in Gran Bretagna."Per la fine di giugno, con i numeri delle vaccinazioni che stiamo vedendo, dovremmo vedere quello che stiamo vedendo in Gran Bretagna" ha detto Sileri, che ha anche invitato tutti a resistere qualche settimana ancora qualche settimana prevedendo che "riapriremo anche i locali la sera, anche al chiuso" perché "se continuiamo con questi numeri sui vaccinati, tra quindici giorni si potrà spostare in avanti il coprifuoco. Prima i numeri non permettevano, nel pieno della terza ondata" di aprire.

Attenzione però perché, sempre dal palco di RaiUno, ricorda come queste aperture non siano un liberi tutti, ma debbano essere una concessione, nel rispetto delle regole. Quelle valgono sempre. Bisogna “evitare assembramenti, tenere la mascherina. Non intendo al mare. Anche io la vorrei buttare, ma bisogna resistere ancora un po'. Stiamo andando incontro alla riapertura completa di tutte le attività, ma serve ancora prudenza viste le varianti”. Tutto nella speranza che la campagna vaccinale prosegue a ritmi serrati come sta avvenendo adesso. “Il virus lo freghiamo solo con il vaccino, più vaccinati ci sono, meno ammalati in forma grave avremo. Ormai abbiamo raggiunto e superato le oltre 500 mila vaccini al giorno e i numeri saranno più alti appena arriveranno più dosi a maggio e giugno”. Dunque aprire sì, ma se si va avanti così col vaccino e se si rispettano le regole, anche perché sempre Sileri, è più pessimista sul futuro del contagio fra i giovani. “Verosimilmente, avremo un aumento di contagi nella popolazione più giovane, quella che si muove di più, ma si sicuro questo non peserà sui ricoveri e sulle terapia intensiva. Ciò non significa che a 40 non si possa morire di Covid, ma le chance sono più basse". Così il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, ospite a Domenica In, su Raiuno.

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