I sindacati tuonano: "Le pensioni non si toccano"
La risposta al ministro del Welfare, Giuliano Poletti che aveva proposto di ritoccare le più alte. No anche dall'opposizione ma Renzi minimizza: "Il governo ha altre priorità"
Dopo quella sull'articolo 18 torna un altro grande tema della politica e con esso scontri e polemiche. Tutto è cominciato con le parole del ministro del Welfare Giuliano Poletti, che si era detto favorevole un ritoccare le pensioni più alte. Arriva poco dopo la risposta dei sindacati e tutti sono d'accordo: no al taglio. Cgil lo scrive subito su Twitter:
Per Raffaele Bonanni, segretario della Cisl:
Il governo dovrà spiegare bene al Paese, ai cittadini perché mette una nuova tassa per i pensionati, come se già non ne pagassero di salate, non ottenendo, negli ultimi tempi, nemmeno la rivalutazione.
Anche dall'Ugl il segretario generale Geremia Mancini non si risparmia e consiglia al premier di cambiare rotta:
Si regali un giorno da leone e dichiari finalmente guerra agli sperperi della politica in modo da poter lasciar perdere i pensionati e i lavoratori, che hanno già dato molto più di quanto dovevano
Renzi non esita e si inserisce nella polemica: lo fa con ironia e tramite Twitter:
Poi spiega che per ora il Governo ha altre priorità: giustizia, scuola e ripresa economia. Al primo posto c'è anche lo Sblocca Italia, al centro del prossimo Cdm, fissato per il 29 agosto.