Camera, ecco quanto guadagna ogni partito in un anno
Ai gruppi di Montecitorio sono andati, in tutto, 32 milioni di euro. Il partito più ricco è il Pd con 11,4 milioni; il più "povero" Fratelli d'Italia con 362 mila euro Forza Italia con 3.710.205
In testa alla classifica del "partito più ricco d'Italia" troviamo il Partito democratico. Per i lavori e gli stipendi del gruppo parlamentare del maggior partito italiano la Camera ha versato 11.464.704. Al secondo posto troviamo il Movimento 5 stelle che ha incassato 3.798.912 euro. Terzo classificato Forza Italia con 3.710.205 euro.
Via via, a scendere ecco Sel, con 1.444.859; Ncd con 151.883; Scelta civica con 1.829.144 ridotto a 1.314.859 il 18 dicembre 2013 dopo l'uscita di 20 deputati che hanno formato il gruppo Per l'Italia. E ancora: Lega Nord, 804.721; Per l'Italia 59 mila; Fratelli d'Italia, 362.124 euro. Al gruppo Misto sono invece andati invece 829.060 euro da dividere tra le quattro componenti: Centro democratico, Minoranze linguistiche, Maie-Api, Psi-Pli e cinque deputati non aderenti a componenti politiche.
BILANCIO 2014 - Il bilancio 2014 sarà pubblicato on line sul sito della Camera dopo che sarà stato esaminato dall'Aula il prossimo 21 luglio e approvato il 24. Per la prima volta vengono pubblicati anche i rendiconti delle spese dei gruppi parlamentari che hanno percepito quest'anno come contributo dalla Camera complessivamente 32 milioni di euro ripartiti in percentuale tra i vari gruppi.
LA RIFORMA - Dopo la riforma introdotta alla fine della scorsa legislatura infatti i gruppi parlamentari sono tenuti a rendicontare le loro spese e farsi sottoporre alla certificazione di una società esterna, poi i bilanci vengono sottoposti al vaglio dei questori per essere ulteriormente controllati e approvati. Le sanzioni per chi non rispetta questa procedura sono durissime: se il rendiconto è impresciso o in ritardo il gruppo perde tutto il contributo.
RISPARMI - Nel biennio 2013-2014 la Camera ha complessivamente fatto risparmiare allo Stato 138,3 milioni di euro: 100 milioni da una riduzione di 50 milioni all'anno della dotazione, cui vanno aggiunti dieci milioni di risparmi nel 2013 e 28,3 per il 2014, in virtù dei tagli chiesti dal governo agli organi costituzionali con il decreto Irpef. Fino al 2016, inoltre, viene prorogato il congelamento di indennità, diaria e contributo per le spese legate all'esercizio del mandato parlamentare per i deputati, inizialmente previsto fino al 2015. Un ulteriore risparmio di 18,5 milioni di euro verrà nel 2016: a dipendenti ed ex dipendenti di Montecitorio non verranno restituite le somme dovute per il mancato adeguamento automatico di pensioni e stipendi. La spesa della Camera, viene fatto notare , è oggi in termini monetari assoluti inferiore a quella del 2007.