In campagna elettorale i sondaggi non si possono pubblicare. Prima sì. E i  numeri dei sondaggisti raccontano all’indomani del consiglio dei ministri che ha licenziato la legge di Stabilità continuano a dar ragione ad Enrico Letta. Il 51% degli italiani, infatti, continua a giudicare positivamente l’operato governo. Il dato, a dir la verità, è in evidente calo – rispetto alla scorsa primavera – ma continua a mantenersi su livelli positivi. E’ questo quanto emerge da un sondaggio della Lorien Consulting per Italia Oggi (sondaggio realizzato su un campione rappresentativo della popolazione maggiorenne italiana di 1.000 cittadini). La priorità degli italiani resta il sostegno e la durata del governo tanto che si mantiene altissima la preoccupazione di un’eventuale caduta (74%).

BERLUSCONI – Il 53% condivide la scelta di Berlusconi di non far mancare la fiducia (scelta apprezzata soprattutto tra gli elettori del Pdl). Se, da un lato, la maggior parte degli italiani fornisce una motivazione strumentale alla scelta del cavaliere (per salvare le proprie aziende dalla crisi), tra gli elettori del Pdl ci si divide tra chi pensa ad una mossa politica per evitare la scissione del partito e chi vede una scelta di responsabilità per evitare l’instabilità' economica.

PARTITI – Poche variazioni rispetto a due settimane fa nelle intenzioni di voto: stabili e in crescita il Pd (che raggiunge il 30%) e il Pdl (dopo il vistosissimo calo delle scorse settimane). Cala lievemente la coalizione di centro e si mantiene pressoché stabile il M5S. Visibile anche un forte recupero (per effetto dell’aumentato numero dei dichiaranti) di alcune liste minori e di estrazione liberale (come Fare o i Radicali).