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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Corruzione, l'Italia ha la sindrome del Botswana

Più di 8 italiani su 10 sono convinti che istituzioni e politici siano corrotti, ma è davvero così? Nel giorno in cui la nuova legge anticorruzione viene promulgata dal presidente della Repubblica, una nuova ricerca dell'Eurispes dipinge un'Italia diversa

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato per la promulgazione della legge anticorruzione, approvata definitivamente dal Parlamento il 18 dicembre scorso. La cosiddetta Legge Bonafede o "spazzacorrotti

Cosa prevede la legge "spazzacorrotti"

Le principali misure della nuova legge anticorruzione riguardano l'introduzione del Daspo a vita per i corrotti, sospensione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, obblighi più stringenti di rendicontazione per partiti, movimenti politici e fondazioni e associazioni a essi collegate.

Corruzione, sindrome Botswana

Per la Banca Mondiale, la corruzione è il maggiore ostacolo allo sviluppo economico e sociale, e il nostro Paese si colloca in posizioni molto più basse di quanto non meriterebbe il suo status di Paese democratico e di potenza mondiale.

Se infatti l'Italia si colloca tra i primi dieci grandi paesi al mondo per il Pil pro capite è soltanto al 46° posto nell'indice di competitività (2007), al 53° nell'indice Doing business (2008), al 41° nel CPI - l'indice dei prezzi al consumo - (2007), al 60° nell'Index of Economic Freedom (2006), addirittura all'84° nel Global Gender Gap Index (2007). Restando al solo ambito Ocse, l'Italia è il Paese con la più alta corruzione percepita (circa 90%).

Il dato associato ad un basso indice di fiducia nel Governo (30%) condanna l'Italia al cosiddetto fenomeno da 'sindrome del Botswana', inteso come tendenza ad accostare il nostro Paese a Stati difficilmente assimilabili all'Italia per livello di benessere e di ricchezza".

Così tangenti e bustarelle tarpano le ali all'Italia 

Un ricerca Eurispes curata da Giovanni Tartaglia Polcini, e presentata al presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, spiega come l'85% degli italiani sono convinti che istituzioni e politici siano corrotti. Tuttavia questa nomea rischia di risultare "drogata" da una percezione più negativa della realtà. 

Alla domanda specifica, posta a un campione di cittadini, se negli ultimi 12 mesi avessero vissuto, direttamente o tramite un membro della propria famiglia, un caso di corruzione, la risposta è stata negativa nella stragrande maggioranza dei casi.

"Dipingere un paese come corrotto o anche più corrotto di quanto realmente non sia può avere effetti diretti e indiretti sull'economia" 

Il presidente dell'Eurispes Gian Maria Fara spiega: "I risultati dello studio mettono in forte discussione i percorsi attraverso i quali si anima il dibattito in corso, aprono uno squarcio per future iniziative e spingono ad una seria ed importante riflessione".

"Ovviamente, non intendiamo sostenere che l'Italia sia immune dalla corruzione o che la corruzione stessa non ne abbia caratterizzato la storia antica e recente. Ciò che vogliamo, invece, fortemente affermare è che il nostro Paese è anche meno corrotto degli altri, che reagisce alla corruzione più degli altri, che non la tollera e che combatte il malaffare ed oggi lo previene anche meglio degli altri".

Insomma, forse il nostro Paese è meno peggio di come lo dipingiamo noi stessi. Forse.

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