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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Elezioni Lazio 2018: il candidato del centrodestra è Stefano Parisi

Elezioni regionali, è arrivata la fumata bianca: l'annuncio su Facebook del leader di Energie PER l'Italia. Chi è Stefano Parisi, il candidato presidente alla Regione Lazio

Ora è ufficiale: Stefano Parisi, leader di Energie PER l'Italia, ex candidato sindaco di Milano, correrà per la presidenza della Regione Lazio alle prossime elezioni regionali. E' lo stesso Stefano Parisi ad annunciarlo sulla sua pagina Facebook. "Oggi ho ricevuto l'invito dai leader del centrodestra a candidarmi come Governatore della Regione Lazio. Come molti di voi sanno, su questa ipotesi già circolata nei giorni scorsi abbiamo avuto una lunga discussione all'interno della nostra segreteria e tra i referenti Regionali. Si è trattato di una scelta difficile". Così difficile che sembrava già destinata a tramontare. 

"Solo pochi giorni fa il centrodestra, con una decisione incomprensibile, ci ha voluto escludere dall'apparentamento e oggi ci chiede di portare Energie PER l'Italia e me stesso a supporto della corsa per il Governo della Regione Lazio. Anche in Lombardia Energie PER l'Italia sarà una forza determinante per il Governo della Regione". Una contraddizione che ha reso la scelta più che combattuta.

Elezioni regionali Lazio 2018: quando si vota, tutte le liste, i candidati e i sondaggi

"E' stato difficile perchè tanti di voi hanno lavorato per costruire le liste e la nostra presenza alle elezioni per Camera e Senato, divenuta ora incompatibile con la mia candidatura alla guida della coalizione nella Regione della Capitale. Abbiamo tuttavia deciso di accettare perchè siamo un partito nuovo, costruito in solo un anno di lavoro e dobbiamo innanzitutto consolidare la nostra presenza in tutta Italia, nelle comunità, nei territori. Una sfida al di fuori dalla coalizione avrebbe proposto gli evidenti rischi connessi alla poca visibilità mediatica nel breve periodo della campagna elettorale".

E poi passa ai progetti ad ampio raggio. "Vogliamo costruire un grande partito popolare, protagonista nella società, capace di mettere in rete le comunità. Saremo ora presenti da protagonisti in queste importanti sfide elettorali con i nostri valori, i nostri programmi, la nostra energia liberale. Oggi siamo chiamati a competere nel Lazio e in Lombardia e tra pochi mesi dovremo partecipare alle sfide elettorali in Molise, in Friuli, per il rinnovo di molte municipalità. E poi verranno le Regioni da rieleggere in autunno e le europee del 2019, fino alla conclusione di questo ciclo con il prossimo voto per il Parlamento -continua il neo candidato alla Regione Lazio- per affrontare al meglio questo percorso dobbiamo, subito dopo le elezioni, convocare il nostro primo congresso nazionale già per la prossima primavera. Per parte mia, continuerà comunque a guidare la crescita di Energie PER l'Italia. Ora concentriamo quindi tutte le nostre capacita' in Lombardia e nel Lazio per la vittoria della coalizione e per uno straordinario risultato del nostro partito". 

Chi è Stefano Parisi, il candidato presidente alla Regione Lazio

Romano di nascita, milanese di adozione, Stefano Parisi a Milano ha maturato gran parte delle sue esperienze, incrociando il  sindacale e socialista: negli anni Novanta Parisi fu a capo del dipartimento per gli Affari economici della presidenza del Consiglio dei ministri, prima con Giuliano Amato e poi con Carlo Azeglio Ciampi. Laureato alla Sapienza in Economia e Commercio e ha cominciato la sua attività professionale nell’ufficio studi della CGIL.

Stefano Parisi, candidato governatore del Lazio

Parisi negli anni Settanta è stato anche vicesegretario del Nucleo universitario socialista a Roma. A meno di trent’anni venne scelto come capo della segreteria tecnica del ministero del Lavoro, incarico che mantenne dal 1984 al 1988. Nei due anni successivi lavorò alla vicepresidenza del Consiglio dei ministri durante il governo De Mita (1988-1989) e poi, per altri due anni, come capo della segreteria tecnica di Gianni De Michelis, all’epoca ministro degli Esteri del Partito socialista.

Nel 1997 Parisi si trasferì a Milano e venne scelto "city manager" dal sindaco Gabriele Albertini: durante quella giunta venne approvato il “patto per Milano” sulla flessibilità, che aveva come obiettivi la lotta al lavoro nero e alla disoccupazione.  Nel 2000 Parisi divenne direttore generale di Confindustria durante la presidenza di Antonio D’Amato che, appoggiato dal secondo governo Berlusconi, cominciò a parlare dell’abolizione dell’articolo 18. Nel 2012 ha fondato Chili Tv, società italiana di streaming on line di film e serie tv che sta per fare un aumento di capitale di 20 milioni di euro. 

Nel 2016 Silvio Berlusconi d'accordo con il leader della Lega Matteo Salvini e Giorgia Meloni, propose il nome di Stefano Parisi come candidato sindaco di Milano come alternativa moderata ai nomi di  Alessandro Sallusti a Paolo Del Debbio. Parisicome candidato sindaco, ha puntato molto sulla voglia di cambiamento dei milanesi e mirando a catturare i voti degli antirenziani raggiungendo un insperato paraggio al primo turno.

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