"Dimezziamo gli stipendi dei parlamentari". Beppe Grillo sfida il partito democratico di Matteo Renzi con una proposta di legge che approderà in Aula lunedì prossimo. E proprio per l'occasione arruola gli attivisti e li invita a prendere d'assalto l'aula di Montecitorio. "Uno spettacolo del genere merita di essere visto in diretta" scrive il capo politico del Movimento 5 Stelle postando le istruzione per accedere in Parlamento.

Sul blog del M5S anche il video della deputata Roberta Lombardi, prima firmataria della proposta di legge sul dimezzamento degli stipendi dei parlamentari, ora all'esame della commissione Affari costituzionali della Camera. "Chiediamo - spiega la Lombardi - che venga applicato a tutti i parlamentari lo stesso trattamento che il M5S applica ai suoi".

IL DISEGNO DI LEGGE. Risparmi per 61 milioni di euro l'anno. Questa la portata economica della proposta del Movimento sul taglio degli stipendi dei parlamentari è una delle prima iniziative legislative depositate dal gruppo M5S alla Camera. Al risparmio per il dimezzamento degli stipendi di deputati e senatori vanno aggiunti 26 milioni di euro di tagli alle spese telefoniche e di viaggio.

"Un risparmio molto più alto di quello presunto derivanti dalla riforme costituzionali (58 milioni), e il tutto senza stravolgere l'asse costituzionale dello Stato - scrive sul suo blog il leader del Movimento 5 Stelle - Considerato come il Pd pone in maniera del tutto centrale il tema del taglio ai costi della politica, tanto da farne punto prioritario della loro propaganda referendaria, siamo sicuri, per un minimo di logica, ma proprio poca poca logica, che il Pd voterà a favore di questo provvedimento".

Lunedì si svolgerà la discussione generale e tra martedì e giovedì si voterà il provvedimento. "Per ragioni di spazio, non sarà possibile l'accesso a tutti - prosegue Grillo - solo i primi che si prenoteranno riceveranno una mail in cui saranno richiesti i dati personali per l'accredito".