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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Mega stipendi in Rai, i 5 Stelle: "Mai più compensi superiori ai 240mila euro"

"Licenziare chi non fa nulla e porre un tetto massimo agli stipendi". Roberto Fico, presidente della Commissione di vigilanza, chiama in causa il Governo dopo la pubblicazione dei compensi dei dirigenti Rai. Poi l'attacco al Tg1: "Il direttore va cambiato"

Divampa la polemica sui mega stipendi Rai. Online i mega compensi  di dirigenti e giornalisti della tv pubblica: all'amministratore delegato Campo Dall'Orto 652.000 euro e la presidente Monica Maggioni 330.000. Il presidente della Commissione di vigilanza, Roberto Fico, del Movimento 5 Stelle, dice che tocca al governo Renzi per far rispettare il tetto dei 240.000 euro. Sulla Rai "la Vigilanza ha fatto tutto quello che poteva e doveva" afferma Fico. "Ora tutti gridano allo scandalo dei mega stipendi, ma se è emerso è grazie al M5S. Adesso però sul tetto dei 240 mila euro deve muoversi il governo, di cui fanno parte anche gli esponenti del Pd che oggi si lamentano".

"Adesso deve intervenire il governo, con una norma che finalmente dia applicazione al tetto sui compensi, senza sotterfugi o scappatoie. Lo ripeto, era tutto noto da tempo. Non ci si può sorprendere ora". Fico poi aggiunge: "Ho letto di persone parcheggiate che non fanno nulla da anni e prendono quelle cifre. L'azienda dovrebbe riorganizzarsi e spostare quei dipendenti in settori più produttivi. Detto questo, a prescindere se abbia un ruolo apicale o meno, chi non lavora e prende uno stipendio alto per me è sempre licenziabile".

Quindi, l'attacco al Tg1 e, in praticolare, al direttore Mario Orfeo: "In lui non trovo quella imparzialità. Penso che il Tg1 abbia bisogno di un cambio. E lasciamo perdere il suo teatrino ignobile a Porta a Porta contro la senatrice M5S Barbara Lezzi".  Alla domanda se non sia anche questo suo giudizio ingerenza della politica in Rai, l'esponente 5 stelle risponde: "Infatti non sta a me intervenire per cambiare i direttori. Ma da cittadino e deputato posso dire che il Tg1, per lo spazio dato alla maggioranza e alle ragioni del sì nel referendum, è sbilanciato a favore del governo".

L'ex direttore del Tg2 e di Raiuno Mauro Mazza percepirebbe 340.000 euro annui, il notista politico del Tg1 ed ex deputato Francesco Pionati 203.000 euro. L'ex dg Alfredo Meocci 240.000, Carmen Lasorella 205.000. Anna La Rosa, un tempo direttore di Raiparlamento, percepirebbe 240.000 euro, Bianca Belinguer, direttore del Tg3, 280.000 euro. Il direttore di Rai3 Daria Bignardi guadagnerebbe 300.000 euro, mentre il direttore di Raisport, Gabriele Romagnoli, avrebbe un compenso di 230.000 euro

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