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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Il carcere non ferma la Casta: stipendio per gli onorevoli in cella

Il Movimento cinque stelle, prendendo spunto dal caso Genovese - il deputato agli arresti domiciliari per truffa e peculato - aveva chiesto che venisse sospesa l'indennità parlamentare per i politici arrestati. No della Camera. E Genovese incassa 5mila euro al mese

ROMA - Neanche le sbarre di una cella, o le mura di una casa, fermano l'indennità parlamentare. La Camera continuerà infatti a pagare l'indennità a Francantonio Genovese, il deputato Pd agli arresti domiciliari. L'Ufficio di presidenza di Montecitorio ha respinto la richiesta del Movimento cinque stelle di togliere lo stipendio ai deputati arrestati perché sarebbe necessaria una nuova legge. A Genovese la Camera versa 5246,54 euro.

Per interrompere i pagamenti, ha sentenziato l'ufficio di presidenza della Camera, serve "una iniziativa legislativa", cioè una nuova legge che consenta all'amministrazione di Montecitorio di togliere la busta paga ai deputati che finiscono agli arresti. Ma i Cinque Stelle non ci stanno, e Luigi Di Maio attacca: "I partiti danno lo stipendio ai parlamentari in galera".

Dal giorno dell'arresto di Genovese, lo scorso 15 maggio con le accuse di peculato, truffa e associazione a delinquere, la Camera paga l'indennità connessa alla titolarità della carica, che è prevista in Costituzione. Il deputato siciliano, dal momento in cui ha perso la libertà personale, non riceve la diaria e i rimborsi delle spese per l'esercizio del mandato ma continua a ricevere lo "stipendio mensile".

Partendo da qui i grillini avevano chiesto che ai deputati finiti nelle maglie della giustizia venisse sospesa l'indennità. La questione era stata ritenuta "meritevole di attenzione" dalla presidente della Camera. Laura Boldrini ha chiesto un'istruttoria ai questori, i quali si sono espressi contro le proposte del movimento di Grillo: una eventuale sospensione dello stipendio - hanno deciso - può essere decisa solo con una legge e non con una semplice delibera dell'Ufficio di Presidenza. "Se Genovese è agli arresti domiciliari - ha chiesto polemicamente Luigi Di Maio - i cittadini che lo pagano a fare?".

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