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Venerdì, 29 Marzo 2024
La polemica / Messina

I no vax sulle barche dei pescatori per attraversare lo Stretto di Messina

Secondo la legge nazionale per salire sui traghetti serve il green pass rafforzato. Le "soluzioni" dei non vaccinati come l'ex magistrato Giorgianni. Il sindaco dorme in tenda e il presidente della Regione firma un'ordinanza che consente di partire con certificazione base

Nuovo duello tra la Sicilia e Roma. Il governatore Nello Musumeci ha firmato un'ordinanza con la quale dalle 14 di oggi, martedì 18 gennaio, consente anche ai passeggeri privi di green pass, diretti verso la penisola, di attraversare lo Stretto di Messina imbarcandosi sui traghetti. E' l'ultimo atto di uno scontro iniziato già alla fine di dicembre, quando è stato annunciato l'obbligo della certificazione rafforzata per i mezzi di trasporto, e che è stato scandito anche da proteste "pittoresche" di singoli come i no vax che hanno scelto di superare il tratto di mare su una barca di pescatori o del sindaco di Messina che si è accampato al porto.

Cosa prevede la legge nazionale

Con l’entrata in vigore del decreto legge dello scorso 30 dicembre, è consentito imbarcarsi sui mezzi di trasporto navale, che quotidianamente fanno la spola tra Sicilia e Calabria, solo a chi è in possesso del green pass rafforzato. 

Musumeci: "Roma arrogante"

La norma del green pass rafforzato ha fatto storcere il naso da subito al governatore siciliano Nello Musumeci. Cadute nel vuoto le sue richieste di un "ammorbidimento" dei divieti, ha prima lanciato un ultimatum al governo nazionale e poi ha firmato l'ordinanza.

Si prevede che dalle 14 di oggi, martedì 18 gennaio, è consentito anche ai passeggeri privi di Green pass, diretti verso la penisola, di attraversare lo stretto di Messina con i traghetti. La stessa facoltà è riconosciuta agli abitanti delle isole minori siciliane. "Decorse inutilmente - spiega una nota - le 24 ore dall'ultimo appello al ministro della Salute Roberto Speranza, dopo quello rivolto il 5 gennaio al premier Draghi". Il provvedimento è adottato "al fine di garantire e salvaguardare la continuità territoriale, l'accesso e l'utilizzo dei mezzi marittimi di trasporto pubblico per l'attraversamento dello Stretto di Messina nonché per i collegamenti da e per le isole minori siciliane".

Nell'ordinanza del governatore si legge inoltre che "i soggetti che si avvalgono delle navi aperte per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina a bordo di autovetture o di altro mezzo di trasporto è fatto divieto di abbandonare il mezzo medesimo per tutto il tempo della traversata. Se si tratta invece di pedoni, gli stessi sono obbligati a permanere negli spazi comuni aperti delle imbarcazioni, restando al contrario inibito l'accesso ai locali chiusi". In ogni caso, "è fatto obbligo per tutti i passeggeri di mantenere indossata, per tutto il periodo di permanenza a bordo dei suddetti mezzi di trasporto marittimo, una mascherina Ffp2". "Poniamo fine così - dice Musumeci - a un'assurda ingiustizia ai danni soprattutto dei passeggeri siciliani. Sanno tutti che non sono mai stato generoso con i no vax, ma qui si mette in discussione persino l'appartenenza della Sicilia al resto d'Italia. Voglio sperare che anche il collega Occhiuto della Calabria, al quale ho preannunciato la mia iniziativa, intenda adottare lo stesso provvedimento. Roma deve smetterla di apparire arrogante o distratta verso i diritti dei siciliani".

La barca dei pescatori come traghetto

Un video trasmesso dall'emittente Tv7 ha immortalato Angelo Giorgianni, ex magistrato che già in passato si è fatto conoscere per le sue posizioni no vax, mentre attraversa lo Stretto con l'aiuto di alcuni pescatori. Un espediente utilizzato già da altri che, come lui, non hanno il super green pass. "Ho attraversato lo Stretto con una barca di pescatori perché sprovvisto di super Green pass - dice Giorgianni all'agenzia Ansa - Con la nostra organizzazione (è presidente dell'Organizzazione mondiale per la vita Omv) abbiamo presentato una richiesta d' infrazione contro l'Italia all'Europa perché con l'obbligo del super Green pass sullo Stretto hanno limitato la libertà personale e non garantito la continuità territoriale".

Sindaco in tenda e senza cibo

Il sindaco di Messina Cateno De Luca come protesta contro l'obbligo di super green pass ha invece scelto di dormire in tenda alla rada San Francesco, ha iniziato lo sciopero della fame e ha formalizzato l'intenzione di dimettersi: "L'Italia non può fermarsi a Reggio Calabria". E anche adesso, con la presa di posizione di Musumeci, non si muove di un passo: "Resto qui fino a quando non c'è il provvedimento del premier Draghi o del ministro Speranza che estende la deroga per le isole minori anche alla Sicilia e alla Sardegna". 

Non è la prima volta che De Luca sceglie azioni plateali per le sue battaglie. Nel 2007, giovane deputato all'Assemblea regionale siciliana, si spoglia in sala stampa fino a restare in mutande per poi coprirsi conla bandiera della Trinacria. Già l'anno prima, a Messina, per protestare contro il mancato finanziamento per il trasferimento dell'acqua potabile a Lipari, si sveste per la prima volta. Nel 2017, sempre al Parlamento regionale, suona la zampogna per fare gli auguri di Natale ai siciliani.

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