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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Tagli agli alloggi di servizio del Quirinale, Mattarella: "Via chi non ha i requisiti"

Rivoluzione in vista per i 58 appartamenti della presidenza della Repubblica: potranno restare solo quei dipendenti - funzionari e tecnici - che, per la natura dei loro incarichi, devono essere sempre reperibili. Cambiano le regole anche per i consiglieri. L'obiettivo del piano è quello di risparmiare denaro pubblico

Giro di vite sugli alloggi di servizio del Quirinale. Per volontà del presidente Mattarella, da settembre sarà rivisto l'elenco dei dipendenti che occupano i 58 appartamenti di proprietà della presidenza della Repubblica situati nei pressi del Quirinale.

Gran parte degli attuali inquilini dovrà lasciare gli alloggi e saranno in pochi quelli che potranno restare. Si tratta di appartamenti di servizio riservati solo a quei dipendenti (funzionari o tecnici) che per la natura dei loro incarichi devono essere sempre reperibili, "a portata di mano", come si dice. Gli altri invece dovranno traslocare entro due anni. Gli appartamenti che si libereranno saranno utilizzati come uffici o per altri usi di interesse pubblico. Come fanno sapere dal Quirinale, l'obiettivo di questa rivoluzione è duplice: da un lato l'esigenza di risparmiare denaro pubblico, dall'altro, dopo l'apertura del Quirinale ai cittadini, restituire nuovi spazi alla gente.

COSA CAMBIA - A disciplinare la materia è un decreto presidenziale varato dal segretariato del Quirinale il 6 agosto, con un provvedimento che mette ordine su una prassi ormai consolidata: con le nuove regole numerose persone non avranno più titolo di restare negli appartamenti quirinalizi. Gli alloggi saranno assegnati "sulla base di criteri obiettivi" a quei dipendenti che svolgono funzioni cruciali e che impongono "esigenze di reperibilità, flessibilità e prolungamento della presenza in servizio oltre l’orario di lavoro". Dovranno versare un canone che, pur restando sotto il livello di quello di marcato, subirà un aumento del 20 per cento rispetto a quanto versato attualmente. Previsto un aumento più consistente anche per gli inquilini che dovranno lasciare l’appartamento.

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I NUMERI - Per stabilire, per ogni appartamento, quale debba essere il canone d'affitto da far pagare ai dipendenti, il Quirinale si è rivolto all'Agenzia del Demanio. Ecco i numeri:  si va dagli 821 euro per un appartamento di 25 metri quadrati ai 4.533 per un appartamento di 224 metri quadrati. Del nuovo canone, i dipendenti dovranno pagare da subito una somma pari al 30 per cento del totale, poi nel 2015 arriveranno al 60 per cento e nel 2017 dovranno versare l’intero importo. Dopodiché, all’inizio del 2018, dovranno abbandonare l’appartamento dove hanno vissuto. Alla fine dell'operazione, l'intero palazzo San Felice in via della Dataria dovrebbe essere completamente liberato. Ai consiglieri del Quirinale, ossia chi assiste il capo dello Stato, era tradizionalmente assegnato un appartamento di rappresentanza di ampia metratura. Con l’arrivo del presidente Mattarella, tutti i consiglieri, a partire dal segretario generale Zampetti, hanno rinunciato all’assegnazione dei prestigiosi appartamenti. Ai consiglieri potranno invece essere assegnati piccoli appartamenti ad uso foresteria, da utilizzare in caso di necessità legate al servizio ma nei quali sarà viato trasferire la residenza e portarvi la famiglia. I consiglieri dovranno poi pagare di tasca propria tutte le utenze (acqua luce, gas ecc.), che finora erano pagate per metà dal Quirinale. Rivoluzione in vista anche per le regole per i posti auto: finora dipendenti e consiglieri assegnatari di un appartamento del Quirinale avevano a disposizione diversi posti per parcheggiare, ma d’ora in poi solo il primo sarà gratuito, gli altri bisognerà pagarli 150 euro al mese.

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