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Venerdì, 29 Marzo 2024
Tagli e tasse

Tolte le norme assurde "ma il governo ha massacrato gli invalidi"

Eliminate dalla legge di Stabilità le norme che prevedevano di tassare l'indennità di accompagnamento e le pensioni di invalidità. Ma, come denunciano dalla Federazione per il superamento dell'handicap, "i tecnici hanno ridotto a un decimo i fondi"

Rientrato l'allarme per le norme più "grottesche" come la tassazione sull'indennità di accompagnamento o la decurtazione retribuitiva per i permessi lavorativi. "Tutto merito del battage mediatico che si è scatenato".

Ma per Pietro Barbieri, presidente della Federazione italiana per il superamento dell'handicap (Fish) il governo, nella legge di Stabilità, "ha tagliato i trasferimenti agli enti locali e ridotto la spesa sanitaria. Il che significa un'ennesima, concreta e drammatica riduzione dei servizi per le famiglie, per le persone con disabilità, per gli anziani non autosufficienti".

WELFARE COSTO DA TAGLIARE. Analizzando la legge di Stabilità, Barbieri spiega come "siamo all'ennesimo atto di una tragedia iniziata quattro anni fa: i fondi per il sociale sono ridotti a un decimo. I comuni sono stati privati delle risorse per rispondere ai bisogni sociali, spesso di sopravvivenza, dei propri cittadini. Eppure i Governi, anche questo che invoca l'equità, sono ancora asserviti a logiche e condizionamenti che indicano il welfare come costo da tagliare, come spesa improduttiva".

TAGLI AL SSN. Nel ddl vengono attuati "nuovi pesanti tagli al Servizio Sanitario Nazionale che comporteranno una ulteriore riduzione qualitativa e quantitativa dei servizi. Vengono ancora ridotti i trasferimenti alle Regioni costringendole ad un'ulteriore compressione dei servizi ai cittadini. Vengono aumentate di un punto le aliquote iva diminuendo il potere di acquisto delle famiglie. Viene quasi triplicata l'iva sulle prestazioni sociali, sanitarie ed educative rese da cooperative sociali. Vengono ridotte due aliquote di tassazione irpef senza indurre significativi vantaggi per i redditi più bassi. E senza alcun effetto per i 3,4 milioni di famiglie in povertà assoluta che vivono del nostro Paese", spiega la Fish.

TEMPO DI SCENDERE IN PIAZZA. "Essendo la disabilità e la non autosufficienza la prima causa di impoverimento, non possiamo rimanere in silenzio. Non possiamo credere ancora agli slogan dell'equità e della coesione - ribadisce ancora Barbieri - quando le destinazioni alla spesa sociale sono pressoch‚ azzerate, quando così tante famiglie sono alla disperazione e cos pochi disabili possono contare sui propri diritti umani". E' per contrastare queste scelte, questa deriva omissiva, questa assenza di politiche e di risorse che Fish rilancia la mobilitazione "Cresce il welfare, Cresce l'Italia!" del 31 ottobre a Roma: "Una iniziativa di protesta e di proposta, di oltre 40 associazioni dell'impegno civile, per chiedere a questo Governo e a chi lo sostiene di cambiare rotta: è profondamente sbagliato contrapporre welfare e crescita economica, anzi proprio il welfare rappresenta un motore di sviluppo per far ripartire il nostro Paese".

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