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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Tav, stallo senza fine: un 'no' potrebbe costarci molto caro

Dopo cinque ore di riunione a Palazzo Chigi Lega e M5s rimangono sulle rispettive posizioni, con una soluzione che appare ancora lontana. La Commissione Ue pronta ad inviare una lettera all'Italia

Il premier Conte e il ministro dei Trasporti Toninelli avevano promesso che una decisione sulla Tav sarebbe arrivata questa settimana, ma dopo la riunione-fiume tenutasi nella notte a Palazzo Chigi, le posizioni di Lega e Movimento 5 stelle rimangono ancora lontane. Cinque ore di discussione non sono servite per avere una decisione definitiva sull'alta velocità Torino-Lione, l'unica richiesta trapelata è quella di un approfondimento giuridico sui bandi di Telt e un confronto alla Francia, con possibile vertice bilaterale, sui criteri di finanziamento dell'opera. Intanto tra i due litiganti, Salvini favorevole e Di Maio contrario, potrebbe inserirsi l'Europa, pronta ad inviare all'Italia una lettera con il 'conto' da pagare in caso di no: si parla di perdite per circa 800 milioni di euro. 

Tav, Palazzo Chigi: "Convenienza va verificata" 

"A distanza di vari anni dalle analisi effettuate in precedenza e, in particolare, alla luce delle più recenti stime dei volumi di traffico su rotaia e del cambio modale che ne può derivare, sono emerse criticità che impongono una interlocuzione con gli altri soggetti partecipi del progetto, al fine di verificare la perdurante convenienza dell'opera". E' quanto si legge in un passaggio della nota della presidenza del Consiglio diramata all'indomani del lungo vertice a Palazzo Chigi sulla Tav.

"All'esito del confronto di ieri - prosegue la nota -si è convenuto che l'analisi costi-benefici sin qui acquisita pone all'attenzione del Governo il tema del criterio di ripartizione dei finanziamenti del progetto tra Italia, Francia e Unione Europea. Sono emerse criticità - si rimarca nella nota - che impongono una interlocuzione con gli altri soggetti partecipi del progetto, al fine di verificare la perdurante convenienza dell'opera e, se del caso, la possibilità di una diversa ripartizione degli oneri economici, originariamente concepita anche in base a specifici volumi di investimenti da effettuare nelle tratte esclusivamente nazionali".

Tav, approvata la mozione Lega-M5s

Via libera del Seanto alla mozione presentata da M5S e Lega alla mozione che "impegna il Governo a ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione, nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia". La mozione è stata approvata con 139 voti a favore e 105 contro e nessuna astensione.

Tav, Lega e M5s ancora lontani 

Ma il lungo confronto tecnico sembra non aver avvicinato affatto le posizioni dei due alleati di governo, che restano su posizioni diametralmente opposte circa il destino della Torino-Lione. Fonti di governo della Lega parlano di un confronto "costruttivo, seppur le posizioni restino distanti". Non è chiaro se ci sarà un nuovo vertice, anche perché l'agenda di oggi del premier Giuseppe Conte è fitta di appuntamenti, ma alle 19:30 è convocato a Palazzo Chigi un Consiglio dei ministri che potrebbe costituire nuova sede di confronto.

tav analisi costi benefici infografica ansa

La riunione-fiume è iniziata mercoledì sera alle 20:30 a Palazzo Chigi: la prima parte del vertice - quella tecnica - relativa all'analisi dei dati relativi alla Lione-Torino con il rapporto costi-benefici sul tavolo del governo gialloverde, è durata circa 3 ore e mezzo. Al tavolo politico, partito pochi minuti dopo la mezzanotte per cercare la soluzione al rebus Tav, c'erano il premier Conte, i vicepremier Di Maio e Salvini, insieme al ministro dei Trasporti Toninelli.

Torino, in 30mila per dire sì alla Tav (FOTO ANSA)

Tav, le nuove ipotesi

Dal Carroccio erano trapelate possibili ipotesi di soluzioni da adottare: "Noi vogliamo la Tav. Siamo costruttivi e disponibili a modifiche del progetto purché non sia tradito lo spirito iniziale". Facendo intravedere come per i leghisti si possa pensare a cercare la soluzione per "via parlamentare" o per la "consultazione dei cittadini".

Tav, sì o no? Perché la Torino-Lione spacca il Governo Lega-M5s

Dal movimento guidato da Di Maio invece si è riparlato del potenziamento della linea ferroviaria esistente, al posto del tunnel base. Il sindaco di Venaus Nilo Durbiano chiede di dirottare il progetto Tav sul traforo ferroviario del Frejus, con una nuova galleria di 15 Km a doppio binario. Proposta No Tav che arriva dal territorio, consegnata nei giorni scorsi al presidente del Consiglio Conte.

Tav, l'Ue presenta il conto in caso di 'no'

Ma intanto sul governo pende la spada di Damocle dell'Unione europea: sarebbe infatti pronta una lettera della Commissione che, a fronte di un no, mette sul piatto la violazione di trattati europei, con la conseguenza di una perdita di finanziamenti all'opera fino a 800 milioni di euro, di cui 300 da subito. "Costa più non farla che farla" ha sottolineato Salvini che, martedì, sul tema ha avuto un colloquio con Jyrki Katainen, vicepresidente della commissione Ue.

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Tav, Renzi: ''Vediamo se Salvini è un vero leader''

"I 5 Stelle hanno ingoiato troppi rospi, 'chiuderemo Ilva, non faremo il Tap, il Terzo Valico a Genova...'. Su tutto stanno arrendendosi alla realtà E' rimasta solo la Tav e stanno facendo la resistenza. Qui si vedrà se Salvini è un leader o no. O fa la Tav o sta bloccando il Nord alla faccia di quelli che dicono che con la Lega c'è sviluppo". Lo dice Matteo Renzi, senatore del Pd ed ex premier, intervistato da Rtl 'Non stop news'.

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