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Martedì, 23 Aprile 2024
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Tav, Di Maio all'angolo: come andrà a finire?

Ancora polemiche sulla Tav Torino-Lione. Secondo il quotidiano della famiglia Berlusconi "il capo 5s si arrende sulla Tav" e poi ancora "il leader annuncia che l'opera si farà". Ma lo staff di Di Maio smentisce: come stanno davvero le cose a oggi

Nuove polemiche sulla Tav Torino-Lione. Tutta "colpa" di un articolo del quotidiano il Giornale, che non va giù al ministro Luigi Di Maio. Il ministro così si era espresso due giorni fa a Torino davanti agli attivisti pentastellati: "Non sto dicendo che abbiamo cambiato idea, ma fermare ora la Tav costa il triplo delle energie. Aver lasciato per cinque anni al governo il Pd ecco che cosa ha provocato. Quanto è stato difficile averli al governo con loro che remavano a favore dell'opera, adesso ci vuole il triplo delle energie per tornare indietro".

Tav, Di Maio: "La linea del M5s non cambierà mai"

Secondo il quotidiano della famiglia Berlusconi "il capo 5s si arrende sulla Tav" e poi ancora "il leader annuncia che l'opera si farà". Inevitabile la reazione pentastellata:  "Si precisa che l’articolo apparso sull’edizione odierna de Il Giornale, a firma Antonella Aldrighetti, è totalmente privo di fondamento a tal punto da rendere persino ardua la smentita stessa. Ogni parola o riferimento a fatti è frutto della fantasia della giornalista. Riguardo al Tav [...] il vicepremier non si è mai espresso in quei termini e si coglie l’occasione per ribadire che sulla Torino-Lione la linea del M5S non cambia ora, né cambierà domani". Lo si legge in una precisazione dello staff del vice presidente e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio.

Il punto di non ritorno secondo il Giornale in ogni caso è collocato cronologicamente al 24 giugno scorso, data in cui su Repubblica è uscita un'intervista alla sottosegretaria all'Economia Laura Castelli, esponente storica del Movimento torinese cresciuta sulle barricate del No alla Torino-Lione, in cui non si escludeva più una "Tav leggera" (qualsiasi cosa voglia dire). Ma a livello ufficiale e istituzionale la posizione del M5s resta quella espressa dal ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Danilo Toninelli, che rispondendo al question time al Senato sulla Tav ha detto: "Per quello che attiene le mie competenze non posso quindi che ribadire, anche all'esito di un'analisi costi benefici che condanna l'opera, che l'impegno fin qui assunto e il lavoro fin qui svolto in questo ambito sarà quindi finalizzato dalla Presidenza del Consiglio, in rappresentanza del Governo nella sua collegialità, a preservare l'interesse dello Stato italiano e il miglior uso delle risorse pubbliche". 

Tav, come andrà a finire?

Con la Lega a favore della Tav, il vicepremier M5s secondo indiscrezioni avrebbe in ogni caso deciso di schierare i suoi sul no. Ma è pressoché impossibile che l'opera venga bloccata. E' a questo punto invece possibile che il governo Conte chiederà presto un voto al Parlamento per revocare il trattato Italia-Francia che regola la Tav Torino-Lione. In tal caso la Lega voterebbe a favore della Tav insieme a Pd e Forza Italia, mentre il solo M5s voterebbe contro la Tav: salvando almeno "l’anima" del Movimento, senza bloccare però l'opera. Solo un'ipotesi, ma non campata per aria allo stato attuale delle cose.

Tav, Forza Italia: "Di Maio dia il contrordine ufficiale"

"Di Maio si è accorto ora che fermare la Tav Torino-Lione costerebbe il triplo delle energie e in un colpo solo ha quindi sconfessato la famosa analisi costi-benefici del professor Ponti, ma anche il ministro Toninelli che quell'analisi aveva commissionato". Lo dichiara Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.

"Con il cofinanziamento dell'Ue salito al 55% sarebbe una follia mandare all'aria un'opera prevista da ben quattro trattati internazionali - aggiunge - ora il tempo stringe: entro il 26 luglio l'Italia deve dare una risposta certa all'Europa, altrimenti perderà i fondi. Dunque la lunga fase degli stop and go deve assolutamente finire: invece di confidarsi con i Cinque Stelle torinesi, Di Maio dia il via libera formale allo sblocco della Tav. Con i cantieri bloccati, l'Italia ha già perso un anno, è davvero l'ora del contrordine".

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