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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Tav, sì o no? Perché la Torino-Lione spacca il Governo Lega-M5s

La linea ad alta velocità continua a tenere banco tra le fila dell'esecutivo, che appare diviso tra pareri favorevoli e contrari. Intanto sembra perdere consistenza l'ipotesi mini-tav

Tav Torino-Lione, la ferrovia della discordia. La linea ad alta velocità continua ad essere un tema in grado di dividere non soltanto l'opinione pubblica, ma anche gli esponenti del Governo del cambiamento. In questo momento, quando si parla di Tav, l'esecutivo appare diviso in due schieramenti molto chiari: da una parte i 'no' categorici dei 5 stelle, dall'altra i '' della Lega. Mai come adesso la Tav Torino-Lione è l'emblema della distanza tra i due partiti al Governo, che soprattutto su determinati argomenti, hanno dimostrato ancora una volta di avere visioni molto discordanti.

Tav sì, Tav no: Governo diviso

L'ultimo round di questo braccio di ferro tra pro e contro è andato in scena ieri, venerdì 1 marzo, iniziato con il cauto ottimismo di Tria, che ancora spera "in un'evoluzione positiva", e conclusosi con il rifiuto categorico del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli che si dice ancora una volta contrario, liquidando l'argomento come una "ossessione giornalistica". 

Torino, in 30mila per dire sì alla Tav (FOTO ANSA)

Tav, l'analisi costi benefici miope che dimentica futuro e ambiente

Tra i due litiganti, se così possiamo definirli, si è inserito anche il premier Giuseppe Conte, che sta "studiando bene il dossier" sulla linea ferroviaria e che con diplomazia assicura come si arriverà alla "migliore decisione possibile nell'interesse del Paese". Intanto, però, arriva il supplemento di analisi voluto dal Mit che dimezzerebbe gli svantaggi dell'opera, considerando i soli costi a carico dell'Italia. Dati "non scientifici" per Toninelli, ma un dossier che potrebbe comunque rimettere le carte in tavola come ulteriore argomento di discussione. 

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Nessuna ipotesi mini-Tav

Palazzo Chigi nella mattinata di ieri ha tenuto in ogni caso a precisare che il premier "non ha aperto a nessuna ipotesi di mini-Tav" né tantomeno "ha mai richiesto un ulteriore contributo all'analisi costi-benefici dell’opera", contributo sollecitato appunto dal solo ministero dei Trasporti. "Credo che sulla Tav sarà possibile che arriveremo a una soluzione e che sarà una soluzione pienamente condivisa nel governo come abbiamo fatto per tutti gli altri temi", stempera gli animi in serata la ministra della Difesa Trenta, ma nel governo resta l'incertezza più assoluta sul destino della Torino-Lione.

tav analisi costi benefici infografica ansa

Tav, il Pd contro Toninelli

Troppa incertezza per l'opposizione, che in giornata ha parlato di "sceneggiata" e bollato il titolare del Mit come "inadeguato", tanto che il Pd - spiega il dem Marino - "ha deciso di presentare una mozione di sfiducia alla Camera ed al Senato, dopo l'ultima vergognosa operazione della Commissione costi/benefici, un orpello inutile voluto da questo indegno ministro dei trasporti. Per il bene di Torino e dell'Italia, la Tav si deve ultimare e Toninelli deve andare a casa".

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