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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Tav, due certezze: nessun referendum e decisione solo dopo le elezioni europee

Non ci sarà il referendum che aveva chiesto la Regione Piemonte. Nel corso della campagna elettorale alle porte sia M5s (contrario alla Tav) sia Lega (favorevole) potranno dire che le rispettive e contrastanti posizioni sono state mantenute. Poi Salvini e Di Maio dovranno trovare una sintesi. Conte: "Revisione integrale del dossier"

L'unica certezza sul fronte Tav è che l'ultima parola non sarà affidata a una consultazione popolare. Non ci sarà il referendum che aveva chiesto la Regione Piemonte.  Lo rende noto il governatore Sergio Chiamparino. "Ho ricevuto la risposta del ministro Salvini - spiega - con la quale non si autorizza lo svolgimento della consultazione popolare, prevista dall'articolo 86 dello statuto regionale" nell'Election day del 26 maggio. "Evidentemente  l'opinione dei cittadini fa paura. Ringrazio il ministro - aggiunge Chiamparino - che, valutando degna di considerazione la nostra proposta, fa riferimento a un non meglio precisato quadro legislativo nazionale e regionale che non contemplerebbe tale accorpamento. In assenza però di riferimenti normativi precisi, - conclude il governatore del Piemonte - ritengo che semplicemente non si sia voluta esprimere la volontà politica di far pronunciare i cittadini, trovando le modalità tecniche per farlo senza costi aggiuntivi per la comunità, su un tema così importante per il Piemonte come quello della Tav".

Tav Torino Lione, ultime notizie: nessun referendum

Accuse che vengono però respinte al mittente dal ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini: "Chiamparino non capisce o fa finta di non capire. Il referendum sul Tav non posso convocarlo, ma andrei a votare domani mattina. La responsabilità è della Regione. Sono Chiamparino, il Pd e la sinistra a non averlo reso possibile. Era potere di Chiamparino prevederlo ma non l'ha fatto. Convochi la consultazione, se è certo di conoscere norme che lo consentono". La consultazione popolare su uno specifico tema è prevista dall'articolo 86 dello statuto della Regione Piemonte, ma Salvini ha spiegato, nella lettera al governatore "che l'attuale quadro normativo nazionale e regionale che disciplina la materia non contempla l'accorpamento con le elezioni europee, amministrative e regionali". La spiegazione del leader leghista non chiarisce però nulla, secondo Chiamparino: "Non c'è norma regionale che lo impedisca, quelle nazionali non sono precisate, ma tant'è. I cittadini fanno paura". 

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Torino-Lione, Ue finanzierebbe al 50 per cento

L'Unione Europea sarebbe infatti pronta a finanziare al 50% la Torino-Lione. Lo comunica in una nota l'assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Francesco Balocco che in qualità di presidente dell'AIPo ha partecipato a Mantova alla visita delle coordinatrice  europea del Corridoio Mediterraneo Iveta Radicova. "Lunedì scorso - sottolinea Balocco - è stato deciso dall'Unione Europea che i finanziamenti relativi alla prossima programmazione per il corridoio mediterraneo nell'ambito dei progetti della per l'interoperabilità, la decarbonizzazione e la digitalizzazione saranno pari al 50%. Notizia importante che vale anche per la Torino-Lione e conferma quanto anticipato nei mesi scorsi", aggiunge. Con il 50% pagato dall'Europa, la Tav costerebbe all'Italia circa 500 milioni in meno rispetto al previsto poiché la quota per la parte transnazionale della nuova ferrovia scenderebbe da 2,98 a 2,48 miliardi di euro. "Ottima notizia - ha commentato Salvini - e un motivo in più per farla".

Elezioni Piemonte, tra Chiamparino e No Tav sfida all'ultimo voto per Lega, M5s e Pd

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Tav, Conte: "Revisione integrale del dossier"

"Il dossier Tav? All'esito dell'incontro con il presidente Macron siamo rimasti che i nostri ministri delle Infrastrutture e trasporti si incontreranno: avranno questo incontro per valutare insieme, condividere l'analisi costi benefici. Il dossier Tav è soggetto a revisione integrale: all'esito di questo confronto e del confronto che avremo con la Commissione Europea trarremo le conseguenze". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, uscendo da palazzo Madama dopo l'ok definitivo al Reddito di cittadinanza.

Tav, via libera agli avvisi. Conte: "Meglio la statale Agrigento-Caltanissetta" 

La decisione finale sulla Tav arriverà sicuramente dopo le elezioni europee: il governo prende tempo e il via libera agli “avis de marches” (inviti a presentare candidatura) per la realizzazione dei lotti francesi ha una “clausola di dissolvenza” per renderli revocabili in un secondo momento senza oneri per nessuno. Per mesi non verranno affidati i lavori e i governi potranno ritirarsi prima di far partire i cantieri: in tal modo sia M5s (contrario alla Tav) sia Lega (favorevole) potranno dire nel corso della campagna elettorale ormai alle porte che le rispettive e contrastanti posizioni sulla linea alta velocità Torino-Lione sono state mantenute. Poi Salvini e Di Maio dovranno trovare una sintesi: non sarà semplice.

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