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Giovedì, 25 Aprile 2024
Prime mosse

Cosa c'è dietro l'aumento del tetto al contante fino a 10mila euro del governo Meloni

L'esecutivo difende, in maniera abbastanza compatta, il disegno di legge della Lega, anche se non è ancora stato deciso nulla di definitivo, in realtà: il limite difficilmente sarà alzato così tanto, annunci a parte. Ma è già iniziata la corsa a intestarsi i temi più popolari nell'elettorato di centrodestra. Si aiuta davvero l'evasione?

Tetto al contante più alto? Addirittura fino a 10mila euro? La proposta firmata Lega la maggioranza la difende, in maniera abbastanza convinta, anche se non è ancora stato deciso nulla di definitivo in realtà. "Lo dirò con chiarezza, non c’è correlazione fra l’intensità del limite al contante e la diffusione dell’economia sommersa. Ci sono paesi in cui il limite non c’è e l’evasione è bassissima, sono parole di Piercarlo Padoan, ministro dei governi Renzi e Gentiloni, governi del Pd". ha detto ieri Giorgia Meloni in Senato. "Confermo che metteremo mano al tetto al contante". Il dibattito si infiamma. In realtà Padoan qualche tempo dopo ammise che aver fatto salire il tetto a 3mila euro ai tempi del governo Renzi fu "un errore. Ed io ero contrario". Fatto sta che invece che scendere da 2.000 a mille euro, come previsto da tempo, dal prossimo anno la soglia per i pagamenti cash potrebbe essere moltiplicata addirittura per 10. L'opposizione parla di regalo a mafie ed evasori.

Tetto al contante "fino a 10mila euro": cosa succede

Si tratterebbe di un ritorno al passato. "Una scelta di buon senso" secondo Matteo Salvini. "L’aumento al tetto del contante è da sempre nel programma di Fratelli d’Italia, del centrodestra e non ha nessun legame con la lotta all'evasione: lo faremo già nella prima legge di bilancio" dice il senatore Giovanbattista Fazzolari, fedelissimo di Meloni.  Secondo indiscrezioni riportate oggi dai quotidiani, il disegno di legge depositato alla Camera dal salviniano Alberto Bagnai non sarebbe stata affatto concordata nel dettaglio con Fdi, causando un po' di imbarazzo nel partito di maggioranza relativa. Dagli stessi vertici di FdI arrivano mezze smentite sul fatto che il tetto al contante possa arrivare realmente fino a 10mila euro. Realisticamente, se si percorrerà quella strada, si potrebbe salire a 3mila, massimo 5mila euro.

"Così a festeggiare saranno evasori e soprattutto i mafiosi che potranno nascondere e riciclare meglio i propri proventi illeciti", scrive il senatore del Pd Franco Mirabelli su Twitter. Ancora più duro Giuseppe Conte: "Meloni non ha mai parlato di misure immediate contro il caro bollette, di lavoratori sottopagati o precari, di soluzioni per la pace. Nulla di nulla. Per il nuovo Governo di centrodestra le priorità sono altre. Un esempio? Alzare il tetto del contante - ha spiegato - per premiare chi va in giro a fare pagamenti con 10mila euro di banconote in una valigetta. Uno studio di Bankitalia certifica che alzare il tetto del contante aiuta l'evasione fiscale. Ci opporremo fortemente a questa misura. Non vogliamo favorire malaffare e corruzione. Noi ci preoccupiamo invece di aiutare le imprese, i lavoratori e le famiglie che non sanno come pagare la prossima bolletta, il prossimo affitto, la prossima spesa. La maggioranza degli italiani, le persone comuni. Quelle che di solito non vanno in giro con 10mila euro in contanti in tasca", ha concluso l'ex presidente del Consiglio.

"È una proposta che non condividiamo in alcun modo, è in totale controtendenza con quanto deciso in questi anni in Italia e in gran parte dei Paesi europei per ridurre progressivamente l'uso del contante e spingere la tracciabilità dei pagamenti e la lotta all'economia sommersa", ha detto Antonio Misiani, responsabile economico del Pd. Ottimiste invece le associazioni dei commercianti, che vedono un'opportunità: usare di più il cash potrebbe addirittura incentivare i consumi e quindi stimolare l'economia. E che lamentano commissioni bancarie troppo elevate sui pagamenti digitali.

Si aiuta davvero l'evasione?

Ma come si è mosso il tetto al contante negli ultimi anni? E cosa si è osservato parallelamente quando è stato abbassato o alzato? E si aiutano gli evasori fiscali? Negli ultimi vent'anni ci sono stati una decina di cambiamenti alla soglia massima. Il minino è stato di mille euro (governo Monti, 2011), il massimo i 12.500 euro dei governi Berlusconi 3 e Berlusconi 4. Prodi nel 2006 la abbassò a 5.000 euro, Berlusconi poi la riportò a 12.500 per poi farla scendere prima a 5.000 e poi nel 2011 a 2.500. Dopo Monti con Renzi risale a quota 3.000 e poi con Conte nel 2020 si scende a 2.000. Nel 2022 saremmo dovuti passare a 1.000 ma col Milleproroghe 2021, con un blitz di Lega e Forza Italia (in sede di esame delle modifiche all'ultimo decreto milleproroghe, mentre il governo Draghi aveva espresso parere contrario), tutto slittò al 2023.

Il discorso è molto meno semplice di quanto sembri di prim'acchitto: da una parte, ad esempio, c'è uno studio della Banca d'Italia, secondo cui quando si alzò il tetto da 1.000 a 3.000 euro con l'obiettivo di sostenere i consumi, aumentò di conseguenza di mezzo punto l’incidenza dell’evasione.

La correlazione fra utilizzo del contante ed economia sommersa è stata più volte richiamata dalla Uif, l'unità di informazione finanziaria presso la Banca d'Italia che si occupa di riciclaggio e finanziamento al terrorismo. La Uif monitora anche l'uso del contante (nel primo semestre 2022 cresciuto a 116 miliardi di euro) e riceve le segnalazioni da banche e poste se un singolo soggetto supera la soglia di 10mila euro mensili di prelievi e versamenti. In uno studio di qualche mese fa, assieme alla Banca d'Italia, incrociando le banche dati pubbliche si dimostrava l'esistenza del "nesso di causalità fra movimentazione contante" e sommerso. In quella ricerca, denominata 'Pecunia Olet', si sottolineava come l'economia sommersa è "cresciuta anche a seguito dell'innalzamento della soglia di uso del contante da 1.000 a 3.000 euro, in vigore dal 2016 con l'obiettivo di sostenere la domanda". E lo studio concludeva affermando che "le restrizioni all'uso del contante possono essere efficaci nel contrasto all'evasione fiscale".

D'altro canto la Banca centrale europea aveva avvertito che il contante è "particolarmente importante per taluni gruppi sociali" e dunque bisogna valutare bene i costi dei sistemi alternativi di pagamento, oltre a "dimostrare chiaramente" che i limiti ai contanti servono a "conseguire la dichiarata finalità pubblica della lotta all’evasione". Nel programma della Lega viene spiegato che "a causa della normativa che impone il limite all'utilizzo del contante (…) molti esercizi commerciali hanno perso l'opportunità di attrarre clientela, soprattutto straniera, abituata a spendere in contanti". Inoltre, si legge, "ognuno deve essere libero di pagare nella modalità e quantità che preferisce". Ma soprattutto, per il Carroccio senza contanti ci sono problemi di esclusione finanziaria delle fasce più fragili della popolazione, che si vedono "costrette" a mantenere un conto corrente bancario con relative spese. Nella letteratura economica il legame fra innalzamento del tetto ai contanti e spinta all’evasione fiscale non è provato in maniera definitiva, ma ci sono alcuni indizi molto importanti in tal senso. E sullo sfondo resta sempre il Pnrr da portare a compimento, che nel filone della "digitalizzazione" promuove i pagamenti elettronici, senza tuttavia prescrivere tetti alle banconote.

Cosa c'è davvero dietro la "battaglia del contante"

La mossa della Lega, che ieri ha provato ad anticipare Fratelli d'Italia intestandosi la prima battaglia in questa legislatura (ancor prima del voto di fiducia al Senato che dà il là all'azione di governo), può essere facilmente e semplicemente letta nella chiave della competizione interna alla maggioranza, con la corsa a mettere il cappello per primi sui temi più popolari nell'elettorato di centrodestra. Nella decisione finale in ogni caso peserà, e non poco, il giudizio del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, l'unico ministro davvero in continuità con il governo Draghi. In più occasioni, Draghi stesso ha avuto modo di far sapere cosa pensa della proposta della destra di aumentare il tetto. Lo ha detto ai partiti che componevano la sua maggioranza e secondo indiscrezioni riportate oggi dalla Stampa lo ha suggerito a Meloni e Giorgetti, quest'ultimo draghiano di ferro: "Innalzarlo ancora incentiverebbe l'evasione e il riciclaggio".

Giorgia Meloni prova a muoversi tra continuità e discontinuità, realismo doveroso e paura di perdere identità e consenso interno tra l'elettorato di destra: qualche contraddizione è e sarà inevitabile. L'accelerata leghista sul tetto al contante potrebbe anche essere letta come un primo passo nel logoramento quotidiano provocato da chi ritiene di recuperare consensi nei sondaggi a discapito della tenuta duratura della coalizione.

Il mondo intanto va avanti e di contanti ce ne sono sempre meno. Ci sono Paesi, quelli scandinavi su tutti, in cui da decenni si paga praticamente tutto con le carte. I pagamenti in contanti anche in Italia sono scesi ormai sotto il 50%, secondo le rilevazioni del Politecnico di Milano, e le transazioni digitali continuano ad aumentare, grazie alla diffusione del contactless , agli sforzi degli ultimi governi e alla pandemia, che ha scoraggiato l’uso di banconote e monete per motivi igienici. Nel 2022, dai dati dell’Osservatorio di SumUp, società che gestisce Pos e pagamenti digitali, le transazioni elettroniche per esercente sono aumentate del 17% rispetto al 2021 e addirittura del 128% sul 2019, l'anno prima del Covid. Alzare il tetto del contante porterebbe con sé il rischio di fare qualche passo indietro, a causa della costante diffidenza italiana verso i pagamenti elettronici (soprattutto dai meno giovani).

Il rischio di spalancare le porte alla piccola evasione, quella degli artigiani, dei commercianti (che messa insieme fa un'evasione enorme) è però reale e da monitorare. Anche solo ventilare scenari in cui si possono fare pagamenti non tracciati di 9.999 euro di fatto è uno strizzare l'occhio all'assistenzialismo non regolato, cieco, in cui diventa di fatto impossibile sapere se chi "fa il nero" lo fa per mantenere la famiglia o invece per altre ragioni.

Tetto contante: in Europa ogni Paese decide per sé

L'Italia è uno dei 17 Paesi europei ad aver stabilito un limite ai pagamenti in contanti. Per ora non ci sono ancora limiti imposti dalla normativa Ue ai pagamenti in contanti che si possono effettuare negli Stati membri, che sono dunque liberi di decidere le soglie che ritengono necessarie. Ma la situazione potrebbe cambiare quando verrà approvata definitivamente dal Consiglio Ue e dal Parlamento europeo la nuova normativa contro il riciclaggio. Lo hanno precisato durante una conferenza stampa a Bruxelles il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, e la commissaria ai Servizi finanziari, Mairead McGuinness, in risposta a una domanda sulla proposta della Lega in Italia di portare il tetto ai pagamenti in contanti a 10 mila euro. "Il denaro in contanti - ha detto Dombrovskis - dovrebbe essere ampiamente disponibile per chi lo vuole usare. Noi abbiamo avanzato una proposta legislativa contro il riciclaggio del denaro sporco, che prevede limiti per le somme pagate in contanti, ma che non ha ancora avuto l'accordo" dei co-legislatori, il Parlamento europeo e il Consiglio Ue. Per ora, quindi, "gli Stati membri sono liberi di decidere da sé stessi" un eventuale limite.

I tetti nazionali già decisi - ha continuato il vicepresidente esecutivo della Commissione - variano vanno "dai 500 euro in Grecia a livelli più alti in altri Stati membri, fino a 10 mila euro, mentre in certi paesi non c'è neanche un limite. Noi alla Commissione, come è chiaro dalla nostra proposta sul riciclaggio, preferiremmo limiti più bassi ai pagamenti in contanti". "Nella nostra proposta sull'antiriciclaggio - ha aggiunto McGuinness -, il limite proposto al denaro contante è di 10 mila euro, ma ci sono diversi punti di vista intorno al tavolo dei negoziati attualmente in corso fra i co-legislatori. Vediamo come evolverà la situazione", ha concluso la commissaria, implicando che il tetto potrebbe essere modificato prima dell'approvazione finale.

Ma sì, aiutiamo gli evasori fiscali

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