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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

"Non auguro a nessuno ciò che io e mia moglie stiamo vivendo": parla Tiziano Renzi

"Mai fatto bancarotta né fatture false, aspettate i processi", scrive il padre dell'ex premier su Facebook

"Un semplice messaggio su Facebook, visto che mi è consentito, per ringraziare tutte le persone che hanno fatto sentire in queste ore la loro vicinanza. Non auguro a nessuno - nemmeno al mio peggiore nemico - di vivere mai ciò che la Lalla e io stiamo vivendo. Tuttavia ci prepariamo a una lunga vicenda giudiziaria consapevoli di un fatto: la verità prima o poi verrà fuori".

"Accuse false": il post di Tiziano Renzi su Facebook

Così, in un post su Facebook, Tiziano Renzi scrive la sua versione dei fatti commentando l'inchiesta della Procura di Firenze che lo vede, da lunedì scorso, agli arresti domiciliari insieme alla moglie Laura Bovoli. L'interrogatorio dei coniugi Renzi è previsto per lunedì prossimo. "Voglio che sia chiaro una cosa: i giornali - accusa il padre di Matteo Renzi - sono pieni solo delle ricostruzioni dell’accusa. Io affermo qui (e purtroppo per il momento posso solo qui) che queste ricostruzioni sono FALSE. Come erano false le vicende del passato dalle quali siamo sempre usciti assolti. A tutti chiedo solo una cosa: aspettate i processi. Aspettate e vedremo chi ha ragione". E ancora: "Il massacro mediatico di questi giorni è incredibile. Ed è un incubo non potersi difendere. Vorrei urlare il mio sdegno e invece sono chiuso in casa come un criminale. Posso solo dire questo: aspettate il processo. E vedrete".

"Qualcuno - prosegue quindi Tiziano Renzi - vuole fare il processo sui media. Io affronterò il processo nelle aule dei tribunali da cittadino massacrato preventivamente sui media ma da cittadino incensurato che rivendica con forza la propria innocenza. Non abbiamo fatto mai fatture false, non siamo amministratori di fatto, non abbiamo fatto bancarotta, non abbiamo lavoratori in nero. Noi - spiega ancora - non stiamo scappando: chiediamo solo di essere giudicati. Quando arriveremo a sentenza, vedremo quali titoloni ci saranno sui giornali. L’avviso di garanzia apre i giornali per settimane, la notizia di archiviazione va nei trafiletti: ci sono già passato più volte".

Le verità di Renzi: "Mio padre intercettato e pedinato come un camorrista" 

"Per adesso vi dico grazie. E stacco Facebook finché non uscirò di qui. A tutti quelli che commentano dico: noi siamo persone oneste e non abbiamo commesso nessuno dei reati di cui ci accusano. Che si possa massacrare qualcuno sui giornali senza dare spazio mai alle ragioni della difesa e alle evidenti contraddizioni dell’accusa è semplicemente ingiusto. Grazie - conclude Renzi padre - a chi sta pregando per noi, perché per noi è il regalo più grande. E grazie a don Giovanni Nerbini", conclude.

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