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Venerdì, 29 Marzo 2024
Valzer di nomi

Perché il totoministri ruota intorno al nome di Licia Ronzulli

Intanto dalla Lega fanno sapere di essere disponibili per il ministero dell'Economia, al quale ambisce Giancarlo Giorgetti, già ministro dello Sviluppo economico

Il totoministri ruota intorno a un nome preciso: Licia Ronzulli. La fedelissima di Silvio Berlusconi, non è una novità, aspira a una poltrona di ministra. Lo stesso presidente di Forza Italia l'ha indicata per il ministero della Salute. Il problema è che Giorgia Meloni non è d'accordo. Il ministero della Salute è troppo importante e, secondo fonti interne al centrodestra, per quel ruolo Fdi vede bene un medico di grande fama. Chi non è ancora dato sapere. Dentro Fratelli d'Italia però si sta ragionando su quello.

"Piaccia o no però, lei è la numero due di Forza Italia ed è la vicaria indicata da Silvio Berlusconi in persona" dice un parlamentare forzista molto vicino a Berlusconi. Dunque come si risolve? Si sta contrattando. Veti non ce ne sono ma l'idea dei meloniani è che Ronzulli si faccia andar bene un ministero minore. Di avere Ronzulli alla Salute, Meloni non ci pensa proprio. Uno stallo che blocca la discussione su altre posizioni ministeriali, nel quale si inserisce anche il dibattito tutto interno ai tre leader su chi dovrà fare il presidente di Camera e Senato. Per quest'ultimo il nome più quotato è quello di Ignazio La Russa

Ma perché questo muro nei confronti della senatrice azzurra? Nei corridoi dei palazzi della politica la risposta brutale è che "Ronzulli è un'infermiera". No, non è una questione di classismo. È che Meloni non può dire di volere per la "Patria" il governo migliore possibile e poi presentare Licia Ronzulli con il compito di rimettere in sesto una sanità nelle condizioni in cui versa quella italiana, soprattutto dopo l'esperienza del Covid. Di fatto Meloni pensa a un tecnico. Ci sarebbe anche una questione di credibilità politica dovuta al fatto che, da parte di Fdi, Ronzulli non avrebbe una storia politica abbastanza importante da giustificare un ministero di prima fascia. La squadra di governo deve essere perfetta, inattaccabile e deve potersi specchiare nella storia politica di chi ha vinto le elezioni onorando la parola "coerenza". Magari andrebbe bene anche un politico, anche di Forza Italia, purché abbia una referenza di peso. Qualcuno sarebbe molto più aperto di fronte al nome di Anna Maria Bernini infatti.

La Lega verso il Ministero di Economia e Finanze

Intanto dalla Lega fanno sapere di essere disponibili per il ministero dell'Economia: "Sarebbe motivo di grande soddisfazione e orgoglio occuparsi con un ruolo rilevante anche di Economia e Finanze. Donne e uomini del partito di Matteo Salvini hanno già ricoperto prestigiosi incarichi di governo dimostrando il proprio valore". Si legge così in una nota del Carroccio, che dunque punterebbe a mettere un’ipoteca sul Mef, che dovrebbe andare a Giancarlo Giorgetti. Il problema è che Giorgetti è il rivale interno di Matteo Salvini che, a questo punto, al netto delle tante ipotesi che si fanno, difficilmente accetterà un ruolo minore per sé. Meloni deve stare attenta a mettere tutti i tasselli al punto giusto, evitando schegge impazzite una volta partiti con il nuovo governo di centrodesta. 

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