Truffe agli anziani: ora si rischia l'arresto
Approvato dal Senato all'unanimità il disegno di legge che incrementa le pene per chi truffa gli anziani. Inoltre la sospensione condizionale della pena sarà subordinata al risarcimento integrale del danno alla parte offesa
È stato approvato dal Senato all'unanimità -con un solo un astenuto- il disegno di legge che incrementa le pene per chi truffa gli anziani. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera.
Il primo firmatario della proposta di legge è il presidente della Commissione Giustizia e senatore della Lega Andrea Ostellari che gioisce su twitter. "Se truffi gli anziani finisci in galera".
Il provvedimento "in materia di circonvenzione di persone anziane" introduce modifiche al codice penale e al codice di procedura penale. Nello specifico viene introdotto un nuovo comma all'articolo 643 del codice penale che prevede la reclusione da 2 a 6 anni e una multa da 500 a 2.000 euro per "chiunque, abusando della condizione di vulnerabilità dovuta all'età di una persona, induce qualcuno a compiere un atto che importi qualsiasi effetto giuridico per lui o per altri dannoso".
🔴 Ho la febbre e ho dovuto seguire i lavori dal letto. Ma sono felice perché una storica battaglia della Lega è legge: da oggi in Italia truffare gli anziani non conviene più. Se lo fai, non hai scampo e finisci in galera. Grazie a tutta la squadra! #AvantiLega pic.twitter.com/9TKsRDsvmR
— Andrea Ostellari (@AndreaOstellari) 12 giugno 2019
Ancora ad oggi la legislazione vigente prevede che il magistrato accerti lo stato di incapacità o di minorazione della sfera intellettiva e volitiva delle vittime delle truffe. Il disegno di legge prevede introduce una norma che consente di punire chiunque abusi di una persona che si trova in una condizione di debolezza o di vulnerabilità, condizione tipica di una persona anziana, senza legare tale stato a un’età precisa.
Inoltre il disegno di legge modifica l’articolo 165 del codice penale, prevedendo che la sospensione condizionale della pena per il reo sia subordinata al risarcimento integrale del danno alla parte offesa.