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Giovedì, 25 Aprile 2024
verso il voto

Ultima settimana di sondaggi prima del silenzio: chi sale e chi scende

A dettare le regole è l'Agcom, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che stabilisce il periodo della pubblicazione delle ultime intenzioni di voto degli italiani

Mancano pochi giorni al voto e la fotografia restituita dai vari istituti di sondaggio presentano Fratelli d'Italia, il partito di Giorgia Meloni, in testa alle preferenze degli italiani, chiamati alle urne il prossimo 25 settembre.

I politici guardano comunque con attenzione le rilevazioni dei sondaggisti, ma potranno farlo ancora per breve tempo. Dal prossimo 5 settembre si apre l'ultima settimana prima del silenzio dei sondaggisti. A dettare le regole è l'Agcom, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che precisa che per quanto riguarda i sondaggi politici ed elettorali, è vietata la pubblicazione o diffusione dei risultati degli stessi nei quindici giorni precedenti le consultazioni e fino alla chiusura delle operazioni di voto. 

In testa Fratelli d'Italia

Il partito di Giorgia Maloni non scende dal podio, ma viene inseguito dai dem. Per le elezioni politiche 2022, "le intenzioni di voto registrate da Termometro Politico vedono Fdi in testa col 24,8% e il Pd in calo di tre decimi al 23%. Leggera flessione per la Lega (13,9%) mentre il M5S guadagna quasi un punto rispetto alla precedente rilevazione attestandosi all'11,6%. Forza Italia è data in calo di due decimi al 7%, il terzo polo composto da Azione e Italia Viva sale al 5,1%. Sotto la soglia di sbarramento gli altri partiti: Italexit (2,8%), Sinistra/Verdi (2,7%), +Europa (1,7%), Italia Sovrana (1,7%), Unione Popolare (1,5%), Noi Moderati (1,1%), Alternativa per l'Italia (0,8%) e infine Impegno Civico (0,6%)". Sono questi i dati che emergono dal sondaggio settimanale di Termometro Politico realizzato tra il 30 agosto e il 2 settembre 2022. 

Le promesse dei partiti

Stando a quanto rilevato da Termometro Politico, anche questa campagna elettorale è stata inondata di promesse da parte dei partiti. La sorpresa è che a queste promesse la maggioranza degli elettori delle forze politiche in campo dà credito. Il 28% ci crede ciecamente mentre il 56,5% considera le promesse come indicazioni di una direzione che verrà poi rispettata. L'8% ritiene che gran parte delle promesse non saranno rispettate mentre solo il 4,3% è sicuro che alla fine non verrà rispettato alcun impegno preso in campagna elettorale dalle forze politiche.

Nonostante la disaffezione verso la politica, la maggioranza degli intervistati ritiene che votare sia utile soprattutto 'per incidere veramente sulla direzione del Paese (62,9%)' e anche 'per sbarrare la strada a leader e schieramenti che porterebbero l'Italia nella direzione sbagliata (22,2)'. Stabile la percentuale di italiani che si fida del premier (44,2%).

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