''Verso l'alba il peggioramento inaspettato'': il racconto delle ultime ore di Berlusconi
La morte dell'ex premier avrebbe colto di sorpresa anche i sanitari che, nonostante un quadro critico, parlano di 'peggioramento improvviso e veloce'. All'alba il primo ad arrivare è Roberto Zangrillo e di primo mattino, prima della morte, vengono chiamati i famigliari
È stato un allarme che è scattato all'alba a mettere tutti di fronte all'evidenza: le condizioni di Berlusconi erano peggiorate improvvisamente. È il racconto che filtra dall'ospedale San Raffaele sulle ultime ore dell'ex premier. Berlusconi era stato ricoverato di nuovo nell'ospedale milanese dallo scorso 9 giugno dopo essere stato dimesso appena pochi giorni prima. Un segnale che aveva insospettito in molti.
Secondo i sanitari già venerdì 9 giugno gli esami, a cui il leader azzurro veniva costantemente sottoposto per un monitoraggio attento della patologia ematologica di cui soffriva (una leucemia mielomonocitica cronica) avevano destato segnali di preoccupazione. La Tac invece, non aveva evidenziato altre patologie ed escludeva segni che potevano avere a che fare con la polmonite (il problema che nel precedente ricovero, conclusosi appena 20 giorni prima, lo aveva portato in terapia intensiva per una decina di giorni). I medici avrebbero deciso comunque di ricoverare Berluscon: anticipando i controlli programmati.
A cambiare il quadro in maniera repentina, nella prima mattina di oggi, lunedì 12 giugno 2023, ci sarebbe un ''evento acuto'' legato alla forma di leucemia di cui il Cavaliere soffriva. Secondo fonti di ospedale il peggioramento delle condizioni sarebbe però stato: ''improvviso, veloce e abbastanza inaspettato''. Insomma, la morte di Berlusconi avrebbe, anche nella criticità della situazione, colto di sopresa anche gli stessi sanitari.
Il primo ad arrivare all'alba, appena ci si rende conto della situazione, è Alberto Zangrillo, direttore delle terapia intensiva generale e cardiochirurgica dell'ospedale San Raffaele di Milano e medico dell'ex premier con cui Berlusconi aveva da tempo anche un rapporto personale. L'auto di Zangrillo viene vista nei pressi dell'ospedale milanese fin dalle prime ore della mattina. Quando ci si accorge che le speranze sono ormai poche vengono chiamati anche la moglie, i figli e il fratello. La moglie, Marta Fascina, sarebbe invece rimasta sempre al suo fianco, anche nelle ultime ore. Berlusconi si spegne appena dopo l'arrivo dei famigliari: alle 9.30 del mattino sul suo letto di ospedale.