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Giovedì, 25 Aprile 2024
Unioni di fatto

Sì in Senato alle unioni civili, Pd e M5S votano insieme

Approvato in Commissione Giustizia il testo base. Il Pd ha votato a favore insieme al Movimento5Stelle, mentre Ncd si è schierato per il no insieme a Forza Italia e Lega

ROMA - Arriva il primo sì in Senato alle unioni civili. La commissione Giustizia di palazzo Madama ha approvato il testo base per il ddl presentato dalla relatrice Monica Cirinnà del Pd. Il testo regolamenta i diritti su eredità, alimenti e adozioni  e regola anche le coppie di fatto tra persone dello stesso sesso; permette le adozioni gay soltanto attraverso l'istituto dello "stepchild adoption", adottando il figlio del partner.

Maggioranza spaccata sul voto. Partito Democratico ha votato sì insieme al Movimento5Stelle, mentre Nuovo Centrodestra si è espresso per il no insieme a Lega e Forza Italia. Il senatore forzista Ciro Falanga si è estenuto. Una discussione, quella alla commissione Giustizia, che nei giorni scorsi aveva fatto registrare episodi di nervosismo e agitazione, come quando i democratici Cirinnà e Lo Giudice avevano abbandonato l'aula durante l'intervento delle associazioni in difesa della famiglia

Il testo approvato introduce un nuovo istituto giuridico fondato sull'articolo 2 della Costituzione, riconoscendo alle coppie omosessuali gli stessi diritti sociali oggi riservati a quelle eterosessuali. I matrimonio stipulati all'estero, così come quelli in cui uno dei coniugi ha cambiato sesso, potranno essere riconosciuti come unioni civili. Il titolo secondo del testo presentato dalla Cirinnà riconosce alcuni diritti di base alle convivenze di fatto che non intendono accedere a un istituto giuridico, siano esse eterosessuali o omosessuali, come il subentro nel contratto d'affitto, assistenza in ospedale, mantenimento temporaneo dell'ex partner in difficoltà, e la possibilità di regolare  i rapporti patrimoniali attraverso contratti di convivenza di fronte a un notaio.

"Con il voto di oggi al testo base - commenta Micaela Campana, responsabile Welfare, Terzo settore, immigrazione e diritti della Segreteria del Pd - il Partito democratico dimostra con i fatti che vuole la legge sulle unioni civili e vuole farla presto. Un tema non più rinviabile, che pone oggi l'Italia tra gli ultimi paesi a legiferare in materia. Abbiamo prima di tutto il dovere morale di dare una svolta culturale a questo Paese riconoscendo, seppur con grave ritardo, i diritti di migliaia di coppie Lgbt comprese quelle che hanno figli. Il nostro orizzonte culturale è la parità dei diritti per tutte le coppie"

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