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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Costretti a comprare il libro di Vendola", scoppia la polemica all'Università di Bari

Il caso sollevato da Azione universitaria e relativo ad un testo adottato da un docente di Sociologia del diritto a Giurisprudenza. La replica del rettore: "Ogni docente libero di adottare i testi che ritiene opportuni"

Bari. Il docente di Sociologia del Diritto adotta per l'esame un testo con prefazione a firma di Nichi Vendola, e alla facoltà di Giurisprudenza scoppia la polemica. A sollevare il caso l'organismo studentesco di destra Azione Universitaria, che in una nota ha denunciato l'accaduto, contestando la scelta e invocando del ministro Profumo.

LE TESI 'TARGATE' VENDOLA - "Siamo abituati ai libri di testo faziosi e di parte in cui vengono estromesse, a discrezione dei docenti, parti fondamentali della storia d'Italia, - afferma in proposito Andrea Volpi, presidente Nazionale di Azione Universitaria - ma che il libro scaturito da un progetto personale di un Leader politico diventi oggetto, obbligatorio, di studio da parte degli studenti è davvero sconcertante". Il testo, spiegano ancora gli studenti, nasce da un progetto finanziato dall'Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia. "La prefazione di questo testo - sottolinea Volpe - è direttamente a firma del Governatore della Regione Puglia, gli argomenti trattati altro non sono che le tesi "vendoliane" relative ai diritti delle comunità Gay, comprese le adozioni, tesi anticlericali che mettono in discussione l'idea di famiglia sancita dalla Costituzione. Persino la presentazione del volume da parte della casa editrice ne certifica la parzialità e la connotazione politica".

LA PROTESTA DI AZIONE UNIVERSITARIA - "Nella giornata di oggi - commentano Laura De Marzo Senatrice Accademico dell'Università di Bari e Erio Buceti membro del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari - i rappresentanti di Azione Universitaria eletti nel consiglio di facoltà dell'Ateneo di Bari hanno segnalato agli organi accademici il disagio degli studenti nell'essere costretti a studiare e farsi interrogare su un testo politico e poco condivisibile e lo stesso faranno i rappresenti di Azione Universitaria al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari presentando un'interrogazione al Ministro Profumo per chiedere di bandire dagli Atenei un testo politico che rappresenta uno degli strumenti che Vendola sta utilizzando per promuovere le proprie tesi e che non ha nessuna velleità formativa bensì propagandistica".

LA RISPOSTA DEL RETTORE - Alla denuncia dell'organismo studentesco ha fatto seguito la risposta del Rettore Corrado Petrocelli. "L'università - ha detto Petrocelli - cerca di garantire la piena libertà di espressione che vale per docenti e studenti senza alcun tipo di strumentalizzazione". "Di questo testo - ha spiegato il rettore - non so nulla e come potrei saperlo visto che l'Università di Bari ha ben 150 corsi di laurea e migliaia di insegnamenti". "Sono per la libera circolazione delle idee - ha aggiunto - di ogni idea, e per la libertà di insegnamento. Dobbiamo fornire un metodo critico agli studenti non dare loro soluzioni predeterminate. Abituarli, cioé, a ragionare con la propria testa". (da Bari Today)

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