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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Vaccini, l'obbligo rimane per tutti

Il ministro Giulia Grillo ha ribadito la sua posizione e quella di una parte del suo partito: "Ma la coercizione non può essere l'unico strumento"

Tra spaccature interne al Movimento 5 stelle e attacchi social al virologo Burioni, non si placano le polemiche sui vaccini. E dopo lo scontro sul decreto Milleproroghe che proponeva di rinviare di un anno la presentazione dei documenti per l'accesso dei bambini alla scuola dell'infanzia, il ministro della Salute Giulia Grillo è intervenuto per ribadire che "l'obbligo rimane per tutti". E ha aggiunto: "Basta trucchi, ma la coercizione non può essere l'unico metodo di intervento. C'è chi strumentalizza i bimbi immunodepressi".

"L'obbligo rimane per tutti e 10 i vaccini della legge Lorenzin"

"I bimbi non vaccinati tra i 6 e i 16 anni entravano a scuola anche a legge Lorenzin invariata. L'obbligo rimane per tutti e 10 i vaccini individuati dalla norma (qui nel dettaglio). Cambia la sanzione per materne e asili nido, perché riteniamo che la coercizione non possa essere l'unico strumento a disposizione di uno Stato per raggiungere le ultime sacche di contrari", ha chiarito il ministro in un’intervista al Corriere della Sera, facendo il punto sull’applicazione delle misure sui vaccini. Grillo ha ricordato che "cambia la sanzione per scuole materne e asili nido", al fine di "raggiungere le soglie del cosiddetto effetto gregge". Occorre, però, "un monitoraggio sistematico, possibile solo con l'Anagrafe nazionale da me fortemente voluta". Per quanto riguarda la falsificazione delle autocertificazioni, il ministro della Salute ha ribadito che chi trasgredisce "va punito a norma di legge, assieme al ministero dell'Istruzione chiederò alle Regioni di aumentare i controlli".

Vaccini "spacca-M5S", i vertici contro il consigliere Barillari 

Secondo Giulia Grillo, i pericoli per bimbi immunodepressi sono "molto contenuti". Nel 2018 "solo il 2,8% dei bambini 0-6 anni non è stato vaccinato per scelta dei genitori. Nello stesso periodo la percentuale di copertura del morbillo ha raggiunto il 93,8%, contro l'85,2% del 2015". Il ministro è poi intervenuto anche sulla presunta spaccatura interna al M5s sul tema delle vaccinazioni: "Ci sono sensibilità diverse su un argomento delicato, siamo un movimento bello grosso". E ha lanciato una "frecciatina" al consigliere regionale del Lazio Davide Barillari, secondo il quale "la politica viene prima della scienza".

"Barillari ha invaso un campo non suo. Noi politici possiamo mettere in piedi gli strumenti per interagire con una ricerca scientifica al di sopra delle parti, ma non possiamo metterci a fare gli scienziati. Né gli scienziati possono fare i politici. Io sono medico, ma non tuttologo".

Ieri, dopo le dichiarazioni di Barillari, è dovuto scendere in campo Davide Casaleggio. "Il Movimento 5 Stelle prende totalmente le distanze dalle dichiarazioni di Barillari; la linea del M5s sui vaccini è quella messa nero su bianco nel contratto di governo votato dagli iscritti e portata avanti dal ministro della Salute Giulia Grillo", si legge sul Blog delle stelle a firma di Casaleggio. In sostanza, nessun passo indietro sull'obbligo, ma più informazione per i cittadini.

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