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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Italia

ActionAid: "A Innsbruck un altro passo verso la demolizione dei diritti"

Il vertice dei ministri degli interni dell'Ue ha dettato una linea politica di porte chiuse, anzi blindate per i migranti economici. Per l'organizzazione che si batte per i diritti dell'uomo l'Ue è responsabile del record di naufragi e morti in mare

Dal vertice dei Ministri dell’Interno dei paesi membri dell'Unione Europea che si è tenuto a Innsbruck, in Austria, è uscito un asse tra Germania, Austria e Italia che hanno confermato la loro disponibilità a cooperare nella politica dei rifugiati per portare "ordine" all'attuale situazione migratoria dell'Unione europea. L'intento di Salvini e colleghi è quello di "fermare quanto più possibile l'immigrazione fino a portarla a zero". Il come verrà discusso il 19 luglio a Vienna quando i membri della "cooperazione dei volenterosi" dovrebbe diventare una "cooperazione attiva".

Una politica di porte chiuse, anzi blindate per i migranti economici, che ha suscitato le critiche delle associazioni internazionale per la tutela dei diritti umani. 

"A Innsbruck dovrebbero garantire il pieno rispetto dei diritti umani, degli accordi internazionali e dei trattati dell’Unione. Invece, come nel precedente Consiglio UE del 28-29 giugno, stanno prevalendo la sindrome dell’assedio e una visione basata sulla "difesa dei confini" spiega ActionAid.

"Mentre le decisioni europee di bloccare l’aiuto umanitario in mare hanno generato il record di naufragi nelle ultime 4 settimane, nessuna prospettiva per una Europa solidale con soluzioni condivise uscirà da Innsbruck. Il Governo italiano, insieme agli altri Stati membri, si allinea alla violazione del principio di non – respingimento, sia sulle frontiere interne che esterne: un indirizzo che mette a repentaglio la vita delle persone migranti, ma anche l’assetto democratico del nostro Paese e dell’Unione Europea".

Secondo l'organizzazione indipendente impegnata in progetti internazionali a sostegno dei diritti fondamentali dell'uomo si sta assistendo all'erosione delle basi dell’Unione Europea, dei suoi principi fondativi e le basi stesse della nostra democrazia.

Preoccupa il costante riferimento alle attività delle ONG, che anche oggi sono state duramente attaccate e criminalizzate.

ActionAid è tra i promotori di Welcoming Europe, una campagna europea per una iniziativa dei cittadini europei, ovvero uno strumento di democrazia partecipativa attraverso la quale si chiede, mentre si ribadisce l’obbligo di soccorso, di fermare la criminalizzazione della solidarietà e dell’aiuto umanitario. Tra le richieste quella di:

  • creare canali di ingresso complementari e addizionali rispetto ai programmi di resettlement;
  • rafforzare i meccanismi di tutela e denuncia per gli abusi subiti in frontiera
  • alla Commissione di mettere mano a una nuova legislazione per portare a compimento l'introduzione di canali di accesso per il lavoro a livello europeo, colmare le lacune nel quadro giuridico dell'UE sulla migrazione legale e regolamentare i settori che riguardano i lavoratori non altamente qualificati.

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