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Venerdì, 19 Aprile 2024
la lite ripresa

Bagarre alla Camera, volano gli oggetti: la ricostruzione e il video

La seduta della Commissione Finanze della Camera finisce male: il video. Un problema in più per il Governo

La seduta di ieri in Commissione Finanze della Camera dei Deputati non è finita bene. Mentre in Sala della Regina la riunione del giorno stava per finire dopo aver discusso la legge delega al Governo per la riforma fiscale, alla richiesta di sospendere la seduta i deputati di Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia e del Gruppo Misto hanno protestato con forza sulla decisione di rinvio della seduta al giorno successivo, cioè oggi. Sestino Giacomoni, Presidente della Commissione di vigilanza su Cassa, Depositi e Prestiti ha ripreso tutto e postato sul suo profilo Instagram.

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Il resoconto ufficiale della seduta fa chiarezza su quanto accaduto: "Vive proteste e contestazioni da parte da parte dei deputati dei gruppi della Lega, di Forza Italia, di Fratelli d’Italia e del gruppo Misto. Alcuni deputati si avvicinano al banco della presidenza. Seguono alterchi, nel corso dei quali, ad opera di deputati avvicinatisi al banco della presidenza, vengono scaraventati a terra degli oggetti, tra i quali la campanella e il microfono del presidente". Il tutto perchè si è rinviata la votazione  dell'emendamento 7.18 presentato dal deputato della Lega Alberto Gusmeroli alla seduta di oggi (che è saltata). Dal resoconto della seduta si legge che i gruppi si erano accordati di terminare i lavori entro le 22.

La seduta è stata sospesa da Luigi Marattin, deputato del Partito Democratico presidente della Commissione Finanze, alle 22:10: "Luigi Marattin, presidente e relatore, stigmatizza quanto avvenuto al momento della sospensione della seduta della Commissione e auspica che gli spiacevoli episodi che si sono verificati non si ripetano mai più, nel rispetto dell’Istituzione parlamentare e a tutela del decoro e della dignità di tutti colleghi deputati - si legge nel verbale -. Comunica quindi che né nell’ufficio di presidenza né nel corso delle interlocuzioni informali che si sono svolte durante la sospensione è stato raggiunto un accordo. In tale circostanza, prendendo atto della situazione politica che si è creata, sconvoca le sedute già fissate per il proseguimento dell’esame in sede referente del provvedimento, assumendo tutta la responsabilità di tale decisione. Segnala di aver avvertito il Governo della situazione determinatasi, che richiede a suo avviso un chiarimento politico, che potrà avere luogo già a partire dai prossimi giorni. Dichiara quindi conclusa la seduta". Alla fine, la seduta è terminata alle 23.15.

L'emendamento in questione

Tutta la protesta nasce dalla mancata votazione di questo emendamento, il 7.18, presentato dal deputato della Lega Alberto Gusmeroli: "Contestualmente, prevedere l'esenzione IMU per le case dichiarate inagibili, ovvero per gli immobili destinati ad attività commerciale o artigianale e non locati, nonché per gli immobili occupati abusivamente e oggetto d'intimazione o diffida al rilascio". La discussione dell'emendamento non era stata rifiutata, ma solo rinviata nella seduta che si sarebbe dovuta tenere oggi.

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Il deputato della Lega Claudio Borghi ha esultato così: la vicenda si inscrive nella più ampia polemica tra le forze politiche sulla delega fiscale, soprattutto sulla riforma del catasto. Il presidente della Commissione Finanze Luigi Marattin ha spiegato che "Nel pomeriggio di ieri è apparso chiaro che il tentativo di mediazione al quale abbiamo lavorato nelle ultime settimane non aveva base nella maggioranza e, quindi, abbiamo deciso di aprire la discussione su tutti gli emendamenti presentati, lasciando aperta la possibilità dell'accordo fino all'ultimo minuto disponibile che è quello della votazione per il mandato al relatore, alle ore 15:00. Durante i lavori della commissione si è verificato un ribaltamento dei rapporti di forza politici perchè un deputato, sul catasto, ha deciso di votare con Lega e Forza Italia e in più la Lega, avvalendosi di una norma regolamentare perfettamente legittima, ha aggiunto un componente alla commissione Finanze. Questo, ovviamente, ha cambiato la situazione politica e siccome le riforme non si fanno votando 24 a 24, non è questo lo spirito, ho ritenuto necessario sospendere i lavori e informare Palazzo Chigi e rimettere a loro la responsabilità di un intervento politico forte"ha detto Marattin, interpellato dai cronisti in piazza Montecitorio

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