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Venerdì, 19 Aprile 2024
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De Luca resta presidente della Campania: accolto il ricorso contro la sospensione

Resta in carica Vincenzo De Luca. Il tribunale civile di Napoli ha accolto il suo ricorso contro la sospensione, effetto della legge Severino, in seguito a una condanna per abuso d'ufficio precedente la sua elezione

Vincenzo De Luca resta presidente della Regione Campania. La prima sezione del tribunale civile di Napoli, presieduta da Umberto Antico, si è pronunciata sul ricorso del governatore campano contro la sospensione in seguito all'applicazione della legge Severino alla quale De Luca è sottoposto per una condanna in primo grado.

Gli atti adesso saranno trasmessi alla Consulta per le valutazioni sulla legittimità costituzionale della legge in questione. La sospensione era già stata sospesa, con un provvedimento d'urgenza ex articolo 700, lo scorso 2 luglio scorso. Oggi l'ufficializzazione e la conferma della decisione da parte del tribunale civile in composizione collegiale. Il Tribunale civile, come è spiegato nel provvedimento depositato oggi, ha accolto ''provvisoriamente la domanda cautelare'' sospendendo gli effetti della legge Severino, ''fino alla ripresa del giudizio cautelare successiva alla definizione delle questioni di legittimità costituzionale''. La causa civile è quindi stata sospesa e solo in seguito alla decisione della Corte Costituzionale il procedimento civile potrà eventualmente ripartire.

"Sono molto soddisfatto per la decisione del tribunale di Napoli, che ha confermato la sospensione del decreto adottato dal presidente del Consiglio ai sensi della legge Severino". Così, in un post su Facebook Vincenzo De Luca. "La grande sensibilità giuridica del collegio partenopeo ha ampliato - ha aggiunto il governatore - i temi di dubbia costituzionalità rimessi al vaglio della Corte. Una bella pagina di giustizia a tutto merito della magistratura napoletana, cui rendo onore".

L'altro legale di Vincenzo De Luca, Antonio Brancaccio, ritiene "significativo" il fatto che la prima sezione civile del tribunale di Napoli "abbia rimesso al vaglio della Consulta la legittimità dell'articolo 8 del decreto legislativo 235/2012 sotto profili plurimi" ed "estremamente significativo è il rilievo relativo alla mancata previsione nella legge delega della sospensione dalla carica a seguito di condanna non definitiva e di condanna antecedente alla candidatura". (da NapoliToday)

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