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Giovedì, 25 Aprile 2024
Corruzione in Campidoglio / Roma

Raggi scarica Marra: "Solo un dipendente, andiamo avanti" ma in aula è bagarre

Virginia Raggi non si presenta in consiglio comunale dopo l'arresto del Capo del personale. A Raffaela Marra, da lei difeso anche dopo i primi moniti dell'anticorruzione, dedica solo una lettera lette in due minuti davanti ai giornalisti, senza possibilità di domande né repliche

ROMA - Seduta sospesa in Aula Giulio Cesare in Campidoglio, dove il clima di tensione è palpabile dopo l'arresto del dirigente del personale Raffaele Marra. I lavori del Consiglio, convocati per la terza giornata di discussione del bilancio di previsione, sono stati interrotti dal presidente Marcello De Vito dopo le proteste dell'opposizioni per la mancata presenza del sindaco Virginia Raggi. I consiglieri del Pd hanno occupato i banchi della giunta comunale mentre i consiglieri di Fratelli d'Italia hanno esposto dei cartelli con la scritta "onestà", "omertà" e "trasparenza".

Virginia Raggi minimizza quando incontra la stampa per leggere uno scarno comunicato: Raffaele Marra, capo del personale del Campidoglio e suo fedelissimo, arrestato per corruzione, "è solo uno dei 23.000 dipendenti capitolini". E replicando indirettamente ai media che lo indicano come il suo braccio destro, la sindaca di Roma si appella al popolo: "Il mio braccio destro sono i cittadini romani". Conclusione: "L'amministrazione va avanti".

Dopo 6 mesi passati a difenderlo Virginia Raggi deve arrendersi all'evidenza. Aveva ragione il resto del Movimento, aveva ragione Beppe Grillo ad avanzare perplessità. Ora con l'arresto di Marra la sua posizione da sindaca finisce ovviamente nella bufera. 

Virginia Raggi: "Marra è solo un dipendente, andiamo avanti"

Virginia Raggi: "Marra è solo un dipendente, andiamo avanti"

"Abbiamo appreso con sorpresa dell'arresto di Raffaele Marra, dirigente del COmune. Abbiamo fiducia nel lavoro della magistratura. Marra era già un dirigente di questa amministrazione e probabilmente abbiamo sbagliato. Mi dispiace. Mi dispiace nei confronti dei romani, del Movimento cinque stelle e di Beppe Grillo che aveva avanzato qualche perplessità. Voglio evidenziare che Marra non è un esponente politico di questa giunta, ma un dirigente da 10 anni di questa amministrazione. Collaboreremo con la magistratura. Sottolineo che nel 2013 uno dei primi atti. Di certo procederemo con la sostituzione del capo del dipartimento del personale. Voglio essere chiara: L'amministrazione va avanti. Marra è un dipendente e non un esponente politico. Il mio braccio destro sono i cittadini romani". 

Ma le parole del gip Maria Paola Tomaselli nell'ordinanza cautelare lasciano poco spazio a dubbi tirando in ballo proprio la posizione rivestita da Raffaele Marra in Campidoglio con l'amministrazione Raggio: "La sussistenza di un concreto e attuale pericolo di reiterazione di condotte delittuose analoghe a quelle accertate in considerazione del ruolo attualmente rivestito da Marra in Campidoglio e dell'indubbia fiducia - scrive il gip - da parte del sindaco Virginia Raggi, quale emerge dall'esposto presentato da Carla Romana Raineri, dopo le sue dimissioni da Capo di Gabinetto del Comune di Roma, nonchè dalla obiettiva circostanza che Marra, nonostante la campagna di stampa che pure si è registrata in suo sfavore, non è stato esautorato, ma è stato nominato direttore del Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane del Comune".

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