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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Visita fiscale in ospedale: "No a legittimo impedimento per Berlusconi"

La visita fiscale dei medici nominati dalla Corte d'appello ha stabilito che non c'è nessun impedimento per Silvio Berlusconi a essere in udienza al processo per i diritti tv Mediaset a causa delle sue condizioni di salute

Parole chiare: "Chiedo al presidente di restare in ospedale almeno fino a domani". È quanto ha affermato Francesco Maria Bandello, primario di Oftalmologia dell'ospedale San Raffaele dove è ricoverato Silvio Berlusconi. Incontrando i giornalisti insieme con il medico personale dell'ex premier, Alberto Zangrillo, Bandello ha precisato di non essere a conoscenza della relazione che "i medici fiscali hanno consegnato al giudice, ma mi sembra di aver capito che sia stato preso atto del fatto che esiste questa malattia e di tutto quanto abbiamo fino ad ora sostenuto".

Poi, in merito al fatto che le condizioni generali del presidente ne consentirebbero lo spostamento, il primario di Oftalmologia ha spiegato che "da un punto di vista oculistico io confermo la diagnosi di uveite bilaterale con complicazioni all'occhio sinistro e che il presidente deve essere sottoposto ad un trattamento e a un monitoraggio per verificare l'efficacia della terapia assolutamente rigorosi".

DISPOSTA LA VISITA FISCALE

Il medico ha precisato di non voler "giudicare altro", in riferimento al giudizio espresso dai colleghi che questa mattina hanno svolto la visita fiscale a Berlusconi. Ma "ragionando come un uomo di strada - ha detto - un soggetto che deve discutere di cose così importanti e che veda in qualche modo alterate le sue condizioni psicofisiche, mi pare che sia un soggetto messo in condizione di non poter svolgere appieno la sua funzione di imputato".

La visita fiscale dei medici nominati dalla Corte d'appello ha stabilito che non c'è nessun impedimento per Silvio Berlusconi a essere in udienza al processo per i diritti tv Mediaset a causa delle sue condizioni di salute. Niccolò Ghedini, uno dei legali di Berlusconi, ha chiesto ai giudici di ascoltare in aula i medici che hanno compiuto la visita fiscale ma l'istanza è stata respinta, invitando i difensori del Cavaliere a prendere la parola per le arringhe. "State processando con grande fretta un imputato malato, e trovo tutto questo straordinario" ha detto Ghedini. "Si vuole arrivare a una sentenza in tempi brevissimi e questo secondo noi non è un modo di fare i processi super partes e di consentire ai cittadini di difendersi. Ed è per questo che abbiamo rinunciato a parlare nel merito", ha detto a margine dell'udienza in Corte d'Appello. "Andiamo in Corte di Cassazione a farci assolvere - ha aggiunto - speriamo nel più breve tempo possibile" A chi gli ha chiesto se pensa di ricusare la Corte d'Appello, ha ribadito: "Vogliamo rapidamente andare in corte di Cassazione: una ricusazione ci farebbe rallentare. Non abbiamo interesse a rallentare ma ad una partecipazione attiva del nostro assistito. Abbiamo chiesto di fare le cose con i processi fisiologici dei processi che vengono fatti a tutti gli italiani. Questi sono tempi incompatibili con alcuna normalità".

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