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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Vittorio Sgarbi: "Stato d'emergenza? È fascismo"

Il deputato all'attacco del governo dopo l'annuncio del nuovo Dpcm: "La prevenzione è il nome che si dà alla repressione". E si toglie la mascherina

Vittorio Sgarbi all'attacco del governo sull'emergenza coronavirus. Oggi, dopo le comunicazioni del ministro della Salute Roberto Speranza sul nuovo Dpcm che il governo si appresta a varare e che conterrà la proroga dello stato d'emergenza al 31 gennaio e una stretta sulle mascherine, il deputato ha criticato l'esecutivo alla Camera: "La prevenzione è il nome che si dà alla repressione", ha esordito, per poi aggiungere che le misure di confinamento dei positivi asintomatici sono "una misura repressiva fascista".

Vittorio Sgarbi: "Confinare gli asintomatici è fascismo"

"Abbiamo una Italia ristretta, chiusa, fascista" con misure che "non ci sono in Germania, in Svezia o in Albania". "Perché - si è domandato - non si cercano i malati di Epatite C? Il Covid è una malattia da cui si guarisce. Occorre individuare i rischi reali e prendere misure necessarie, e non indurre nei cittadini paura di andare da soli nel bosco", o obbligare all'uso della mascherina "che è un'assurdità".

''L'idea che la prevenzione sia il nome che si dà alla repressione e all'idiozia e alla minaccia di nuovi provvedimenti è tutta nelle parole di Zingaretti, che ha detto: 'toglieremo dalla vita sociale coloro che sono positivi'. Come è possibile che un malato non stia nella vita sociale quando guarisce dopo 10 giorni. Quale misura repressiva, fascista e intollerabile, viene adottata da questa gente, a partire dal bravissimo e divertente presidente De Luca e da quelli che lo imitano? Perchè lo stato di emergenza non c'è in Albania, in Svezia, in Francia e Germania? Perchè c'è solo qui? Che Europa è la nostra? In nome di chi parliamo? Non potete parlare dell'Europa ma di un'Italia ristretta, chiusa e fascista, in cui chi è malato deve essere cacciato...''.

''Questa - sottolinea il critico d'arte e deputato del Misto - è una malattia grave, ma, come prova Sileri, è una malattia da cui si guarisce e si è in ottima forma, non è necessariamente una malattia normale. Occorre individuare i rischi reali e non esagerarli con una psicosi collettiva che impone agli italiani la paura di camminare da solo in un bosco... C'è qualcosa di folle... Persino l'Aprea è preoccupata per Trump, come se fosse grottesco che Trump si ammali. Si è ammalato è guarirà. E' guarito Berlusconi, è guarito Briatore...''.

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