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Sabato, 25 Marzo 2023
Maternità

Sgarbi fa dietrofront: "Con Vendola ho sbagliato, è normale essere egoisti"

Il critico d'arte: "Resto contrario alla maternità surrogata ma mi sono occupato di questioni che non mi riguardano"

"Ho molto riflettuto sulle mie intemperanti e violente riflessioni sulla vicenda di Nichi Vendola e del suo compagno. Non mi condivido. Non so se ho sbagliato, ma certamente mi sono occupato di questioni che non mi riguardano. Da questo punto di vista ho certamente sbagliato".

Vittorio Sgarbi torna sul caso Vendola con un lungo post pubblicato sul suo profilo Facebook. E lo fa in un modo a lui insolito. Gettando acqua sul fuoco dopo le dichiarazioni incendiarie di qualche giorno fa ("dal culo non esce niente…").

"Continuo a essere convinto che la paternità e la maternità non siano un diritto - scrive Sgarbi -  e che ricercarle con gli strumenti che oggi la scienza consente sia una forma di egoismo. Ma, ed è qui il punto, non c'è nulla di male nell'essere egoisti: è la natura dell'uomo. Per questo non parlerei di diritti e, sopratutto, non investirei di questioni che riguardano sentimenti, affetti, rapporti tra le persone, lo Stato e la legge". 

Sgarbi insiste: "Ho fatto male a occuparmi di questioni loro. Ma loro non le hanno tenute private".Di tutta quella polemica il critico d'arte salva solo un aspetto: "Che una coppia, come Vendola e il suo compagno sono, si preoccupi di aiutare un bambino che ha bisogno di loro, cercandolo, adottandolo, proteggendolo, rinunciando, loro adulti, al loro bisogno di avere un bambino fatto a loro immagine somiglianza. Questo è il mio pensiero. E mi dispiace la violenza in cui l'ho espresso nella prima versione".
 

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