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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

La prof che vi spiega che il rito voodoo contro Salvini è una bufala

Altro che magia nera e 'macumbe' varie, dietro l'aggressione ai danni del leader della Lega avvenuta a Pontassieve c'è un quadro molto complesso, ma che non ha nulla a che vedere con il rito: la parola all'esperta

Nei giorni scorsi avevamo provato ad indagare sul presunto rito magico che avrebbe subito Matteo Salvini durante l'aggressione ai suoi danni avvenuta lo scorso 9 settembre a Pontassieve, in provincia di Firenze. In quel frangente il leader della Lega venne avvicinato da una 30enne di origini congolesi che, in preda alla rabbia, lo aveva strattonato, rovinando la sua camicia e strappando il rosario che aveva al collo.

Quello che in un primo momento era stato etichettato dagli esponenti leghisti come un attacco politico, nei giorni successivi ha assunto contorni mistici dopo l'uscita di un articolo sul quotidiano 'Il Giornale', in cui Andrea Bocchi Modrone, antropologo ed esperto in religioni sincretiche afro-americane, 'caldeggiava' l'ipotesi del rito voodoo, pure ritenendo maggiormente plausibile la versione del raptus di una persona in evidente stato di ''alterazione psico-fisica'', come per altro confermato dal verbale della Questura. 

Lo strappo del rosario, la maledizione, l'aggressione vista come una lotta tribale, erano tutti elementi che secondo Bocchi Modrone potevano far pensare ad un rito magico, tanto da riesumare per un confronto la 'macumba' su Calderoli fatta dal padre di Cecile Kyenge nel 2013. 

Pontassieve, il rito voodoo su Salvini è una bufala

Già venerdì scorso avevamo provato a contattare alcuni antropologi per avere lumi su questa storia, ma i due docenti interpellati non avevano voluto commentare, definendo il dibattito ''di una bassezza tale da non richiedere un loro intervento''. Ma la domanda resta: abbiamo assistito ad un rito voodoo contro Salvini o siamo di fronte alla solita notizia mistificata e strumentalizzata? Per smontare definitivamente l'ipotesi magica abbiamo chiesto aiuto ad Alessandra Ciattini, per molti anni docente di Antropologia culturale all'Università La Sapienza di Roma, un'esperta del settore che ha studiato riflessione sulla religione e sulle categorie antropologiche (facendo anche ricerche sul campo), autrice di diversi libri e articoli e membro dell’Associazione nazionale docenti universitari. 

Secondo la dottoressa Ciattini, adesso in pensione, l'aggressione a Salvini mostrata come un rito voodoo nasconde in realtà una visione distorta dell'evento: ''Secondo me è stato dato risalto all'episodio per sensazionalismo e anche per razzismo. Infatti, mostrare che gli africani fanno la magia nera supporta la tesi che sono primitivi, dimenticando lo spazio che la magia, l'astrologia, i tarocchi hanno nella nostra società, come l'oroscopo che vediamo in televisione, tanto per fare un esempio''.

Ma allora, perché possiamo dire che l'ipotesi di un rito magico è senza dubbio una bufala? "Un rito di magia nera non si celebra in pubblico - spiega l'esperta - perché il nemico non ne deve essere informato, altrimenti attiverebbe una contromagia. Inoltre, non so chi sia l'antropologo intervistato dal Giornale".

La spiegazione che dà la dottoressa Ciattini è molto più semplice di quanto si potrebbe pensare: ''Penso che sia trattato di uno sfogo di rabbia verso un personaggio di bassissimo livello culturale come Salvini che fa degli immigrati il capro espiatorio di tutto quello che ci capita, mentre ovviamente le cause sono molto più complesse e profonde, ma bisognerebbe studiare storia, economia e altre materie, come ha suggerito Luciano Canfora a Di Maio''.  Ci teniamo a ribadire che ogni tipo di aggressione, qualsiasi sia la vittima, è da condannare fermamente

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