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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Siamo tutti spiati": così smartphone e televisori diventano microfoni della Cia

"La più grande diffusione di documenti riservati sull'agenzia di intelligence americana". Wikileaks ha pubblicato 8mila file che dimostrano come agenti segreti Usa possano accedere ad ogni device elettronico: un arsenale di cui hanno però perso il controllo

Wikileaks ha diffuso migliaia di documenti riservati della Cia su un programma di hackeraggio, attraverso un arsenale di malware e di cyber-armi portato avanti negli anni dal 2013 al 2016. Con tali strumenti gli agenti dello spionaggio americano sarebbe in grado di controllare i telefoni di aziende americane ed europee, come l’iPhone della Apple, gli Android di Google e Microsoft, e persino i televisori Samsung, utilizzandoli come microfoni segreti.

Secondo quanto emerge dai documenti diffusi da Wikileaks, il consolato americano a Francoforte è usato come base sotto copertura dagli hacker della Cia: secondo i quali gli hacker della Cia coprivano da Francoforte l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa.

Juliane Assange - attualmente ospite dal 2012 dell’ambasciata dell’Ecuador a Londra - ha rivelato che le informazioni diffuse provengono dal Center for Cyber Intelligence della Cia, documenti di cui l'agenzia di spionaggio del governo federale degli Stati Uniti d'America ha perso il controllo, così come di gran parte del suo cyber-arsenale, compresi malware e virus di ogni genere. "Questa straordinaria collezione - spiega l’organizzazione di Assange - che conta diverse centinaia di milioni di codici, consegna ai suoi possessori l’intera capacità di hackeraggio della Cia. L’archivio - si spiega ancora - è circolato senza autorizzazione tra ex hacker e contractor del governo Usa, uno dei quali ha fornito a Wikileaks una parte di questa documentazione".

La prima parte integrale dei cables della serie, "Anno Zero", comprende 8.761 documenti e file sottratti dalla rete ad alta sicurezza interna della CIA dal Centro per la Cyber intelligenza a Langley, Virginia.

La CIA HA PERSO IL CONTROLLO DEL SUO ARSENALE. Secondo i dati rivelati alla fine del 2016 la divisione di hacking della CIA poteva contare su oltre 5000 hacker che avevano prodotto più di mille sistemi per la guerra cibernetica. Ora queste armi sono state immesse sul "mercato nero" del web e possono essere utilizzati da stati rivali, cyber mafia ma anche da hacker adolescenti.

I malware e gli strumenti di hacking sono costruite dal Development Engineering Group, una sezione di sviluppo software all'interno del Centro di Cyber ​​Intelligence, uno dei cinque principali direzioni della CIA.

Ad esempio gli Smart Tv di Samsung possono essere messi dagli hacker in modalità 'falso-Off', in modo che il proprietario crede falsamente il televisore sia spento quando è invece acceso e registra conversazioni e immagini inviandole via internet a server segreti della CIA.

Non solo, a partire dall'ottobre 2014, la CIA è stata in grado anche di infettare i sistemi di controllo di automobili e camion così come, ovviamente, gli smartphone che possono essere riprogrammati per inviare alla CIA geolocalizzazione, audio e testo di ogni comunicazione effettuata dall'utente, così come di attivare di nascosto la fotocamera del telefono e il microfono.

iPhone e altri prodotti Apple non sono esenti dall'hackeraggio di Stato. Anzi, esisteva una intera unità deputata a costruire strumenti per intercettare le élite sociali, politiche, diplomatiche e commerciali che sono tra i più popolari utilizzatori di sistemi con sistema operativo iOS.

La Cia aveva 24 armi contro il sistema Android di Google che vengono utilizzate per controllare la maggior parte degli smartphone venduti nel mondo.

Le tecniche sviluppate dalla CIA permettono di aggirare la cifratura di applicazioni che promettono di proteggere la privacy come WhatsApp e Telegram, raccogliendo il traffico audio e il messaggio prima che vi venga applicata la crittografia.

Canguri, Meduse e Assassini: questi i nomi in codice di una infinità di programmi sviluppati per intercettare qualsiasi device, compresi anche gli utenti di Microsoft Windows ma anche la stessa infrastruttura di Internet e i web server. La CIA ha sviluppato sistemi automatizzati multi-piattaforma di malware capaci di attaccare e controllare qualsiasi sistema operativo.

Le gravi vulnerabilità non comunicati ai produttori ora pongono in grave pericolo cittadini e infrastrutture: se il Governo americano aveva dichiarato che avrebbe rivelato alle aziende tutte le vulnerabilità scoperte dopo il 2010, i documenti diffusi da Wikileaks dimostrano come la CIA abbia violato gli impegni dell'amministrazione Obama.

Le stesse vulnerabilità esistono per la popolazione così come per gli uomini del Governo e lo stesso presidente degli Stati Uniti che sarebbe stato spiato senza alcun problema dagli hacker.

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