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Venerdì, 29 Marzo 2024
Roma

Zingaretti scende in campo: “Mi candido a sindaco di Roma e partecipo a primarie”

Il presidente della Provincia ha annunciato ufficialmente la sua candidatura a sindaco di Roma durante la festa-bilancio dei suoi 4 anni di amministrazione a Palazzo Valentini

Obiettivo Campidoglio, e si parte da Trastevere.

NIcola Zingaretti ha sciolto ogni riserva sulla candidatura a sindaco di Roma e lo ha fatto ufficialmente davanti a una piazza San Cosimato gremita di sostenitori. Un vero e proprio assaggio di campagna elettorale in occasione della festa-bilancio dei suoi 4 anni di lavoro all'amministrazione provinciale, un'occasione per ribadire davanti ai cittadini di voler sfidare Gianni Alemanno alle comunali del 2013.



"Questa è una chiamata a raccolta, é tempo di cominciare a ricostruire una speranza, una fiducia per tornare anche a Roma. Vi verrò a cercare casa per casa, in questa mia città, per ascoltare e chiedere un aiuto e insieme a voi farò la scelta di candidarmi a sindaco di Roma". Sono le parole pronunciate a gran voce e a tratte rotte dagli applausi scroscianti degli elettori accalcati sotto al palco.

E parla di "partecipazione" Zingaretti, si rivolge ai presenti come parte di un progetto e invita i "suoi" a correre con lui.



"Dovrà nascere una grande alleanza civica, fatta di partiti, persone, associazioni e movimenti" continua il presidente che annuncia la partenza da settembre del sito 'Romapartecipa.it', uno strumento creato ad hoc per raccogliere le idee migliori provenienti da ogni angolo della città.

E poi la parola che un po' tutti aspettavano: "Parteciperò alle primarie e vi arriverò insieme a voi". Altra rivelazione dunque, e se fino ad oggi la candidatura a sindaco seppur non ufficiale era quasi un tacito accordo, di elezioni primarie del Pd il leader non aveva mai parlato.

Zingaretti scende in campo e sfida Alemanno al Comune di Roma

Sempre in tema di elezioni si tocca un altro tema "caldo": la campagna elettorale. In tempo di scandali nelle file avversarie il neo candidato mette le mani avanti : "La nostra sarà una campagna elettorale senza spese folli e che non imbratterà i muri". Una campagna pulita nel senso letterale del termine, "senza neanche un manifesto".

E i punti il presidente sembra già annunciarli, tra le righe. Mobilità e sicurezza due nodi chiave: "Poter prendere l'automobile per i romani deve diventare un diritto, una scelta eventuale pur sapendo che i mezzi di trasporto funzionano e sono efficienti".

E poi la sicurezza che si deve basare, per il neo candidato del Pd, sì sulla presenza delle forze dell'ordine e sui controlli serrati ma anche, e soprattutto, sulla garanzia di ordine e decoro nei quartieri: "Basta con le zone della città abbandonate al degrado e senza illuminazione. Dobbiamo garantire ai cittadini strade e quartiere vivibili, da qui si comincia per garantire la sicurezza della città".

E poi la stilettata alla politica e a una classe dirigente "da cambiare". "Non vogliamo più i fedeli nei posti di potere per servire il principe, ma i migliori al posto giusto perché così inizia la rivoluzione democratica". Il che non significa "antipolitica" alla quale il presidente dichiara che "non cederà mai".

"Sono consapevole - dichiara - che la politica serve ai più deboli contro i più forti. L'antipolitica nasce spesso perché la politica mostra il suo lato peggiore". "Basta alla politica delle oligarchie - ha aggiunto - alle spartizioni interne, perché così la città muore. Tutti dobbiamo essere protagonisti e partecipare a un nuova costruzione della città".

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