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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il caso / Danimarca

L'uomo con il pene più lungo del mondo diventa un cartone animato

John Dillermand è il nuovo personaggio inventato dalla tv di stato danese per una serie tv per bambini dai quattro agli otto anni

Può l'uomo col pene più lungo del mondo diventare un cartone animato? In Danimarca ci sono riusciti e sabato è stata presentata alla stampa la nuova serie animata che ha come protagonista John Dillermand. Un uomo che ha una capacità eccezionale e che la tv danese ha deciso di sdoganare nell'immaginario dei piccoli. A farlo è stata la Dr, la tv di stato danese, che ha lanciato il nuovo cartone animato dedicato ai bambini. L'eroe della serie John è capace di fare cose straordinarie con il suo pene. È capace di issare una bandiera o incidere un murales. È capace addirittura di rendersi utile al prossimo con delle operazioni di salvataggio oppure di rendersi protagonista di alcune “marachelle” come rubare un gelato a un bambino.

Le polemiche 

Tutto per renderlo quanto più vicino alj mondo dei piccoli. La serie è infatti rivolta ai bambini tra i quattro e gli otto anni e il protagonista è capace di superare le difficoltà che gli parano davanti grazie al suo pene straordinario. L'ennesima dimostrazione di disinvoltura ed emancipazione dei paesi scandinavi rispetto all'educazione sessuale dei più piccoli si potrebbe dire. In realtà da più parti si è giustamente mossa un'ondata di critiche al messaggio che realmente potrebbe essere veicolato ai bambini. È dietro l'angolo infatti la possibilità che passi un messaggio profondamente sessista e che venga veicolata l'idea secondo cui i maschi siano avvantaggiati nelle sfide della vita proprio perché dotati di un pene. Sono diversi gli esperti e i commentatori che hanno lanciato l'allarme sul tema.

Il movimento #Metoo

A cominciare dalla scrittrice danese Anne Lise Marstrand-Jørgensen. “È davvero questo il messaggio che vogliamo inviare ai bambini mentre siamo nel mezzo di un'enorme ondata di #MeToo?”. Il cartone animato arriva pochi mesi dopo che la conduttrice televisiva Sofie Linde ha dato il via al movimento #MeToo anche in Danimarca. “Sta perpetuando l'idea standard di una società patriarcale e normalizzando la 'cultura dello spogliatoio' che è stata usata per giustificare un sacco di cattivi comportamenti da parte degli uomini. Dovrebbe essere divertente, quindi è considerato innocuo. Ma non lo è. E lo stiamo insegnando ai nostri figli” a dirlo è stato Christian Groes, professore associato e ricercatore di genere alla Roskilde University. Di parere completamente opposto è Erla Heinesen Højsted, una psicologa clinica che ritiene esagerate le preoccupazioni dei detrattori del programma.

“Dillermand è vicino ai bambini”

“John Dillermand parla ai bambini e condivide il loro modo di pensare e i bambini trovano divertenti i genitali. Lo spettacolo raffigura un uomo che è impulsivo e non sempre ha il controllo, che commette errori come fanno i bambini, ma soprattutto, Dillermand fa sempre le cose nel modo giusto. Si assume la responsabilità delle sue azioni. Quando una donna nello spettacolo gli dice che dovrebbe tenere il suo pene nei pantaloni, per esempio, lui ascolta. È responsabile”. Opinioni completamente diverse che sono esempi del dibattito che si è acceso in Danimarca non nuova a programmi per bambini dall'intento educativo ma che hanno subito diverse critiche.

Fonte: The Guardian →
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