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Venerdì, 29 Marzo 2024

"Sono illegittimi i tagli retroattivi sui vitalizi": gli ex parlamentari all'attacco

L'ex parlamentare Maurizio Paniz. "È una questione di diritti individuali che vanno rispettati e in uno Stato di diritto - spiega ai microfoni di Radio Cusano Campus - non si possono introdurre norme retroattive e questo vale per tutti i cittadini italiani"

Sono illegittimi i tagli retroattivi sui vitalizi degli ex parlamentari. Lo ribadisce il legale che li assiste, l'ex parlamentare Maurizio Paniz. "È una questione di diritti individuali che vanno rispettati e in uno Stato di diritto - spiega ai microfoni di Radio Cusano Campus - non si possono introdurre norme retroattive e questo vale per tutti i cittadini italiani. Questo principio rappresenta una garanzia incontestabile in Italia in Europa e in tutti i paesi civili. I provvedimenti si possono assumere ma devono valere dal domani in poi non in situazioni consolidate. Se passa questo principio, si possono dalla sera alla mattina ridurre tutte le pensioni degli italiani che hanno lavorato tutta la vita per raggiungere un obiettivo".

Paniz: "Risparmio irrisorio"

"I numeri - osserva l'avvocato - dicono che il risparmio è assolutamente irrisorio. Se si pensa di risolvere un piccolissimo problema del paese riducendo, in maniera illegittima, i vitalizi, si commette un errore. Se è un'azione invece rivolta ad acquisire consensi, naturalmente non c'è significato sostanziale".

"La prima direzione che prenderemo - anticipa Paniz - è il ricorso in sede giurisdizionale, naturalmente ci muoviamo all'interno del sistema di autodichia dove il condizionamento politico sarà notevole, poi c'è la Cassazione e poi ancora l'Europa. Questa norma è certamente anticostituzionale poiché viola il principio di non retroattività dei provvedimenti. Ma per arrivare alla pronuncia di anticostituzionalità si deve arrivare ad un certo percorso. La situazione è comprensibile ai più, qualsiasi norma può valere da oggi al futuro. Non può avere effetti in riferimento a situazioni già consolidate".

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"E' assolutamente strano - sostiene ancora il legale degli ex parlamentari - che la delibera sia proposta alla Camera e non al Senato. Quindi che ci siano situazioni di parlamentari di serie A e di serie B. Questo indica quanto pressapochismo ci sia in questo tipo di provvedimento".

"La realtà - insiste - è che non si può intervenire in senso negativo rispetto a situazioni già consolidate e questo fa parte di tutti gli Stati di diritto. Se passa un principio di questo genere, tutti i cittadini possono temere che le loro pensioni conquistate con fatica possono essere ridotte. Inoltre, se ogni volta che mi viene presentata una causa dovessi pensare alla risposta del popolo non avrei mai accettato la proposta di difendere l'ingegnere Zornitta, sospettato di essere Unabomber e che per tutti i media era qualificato come tale. Non avrei potuto accettare decine e centinaia di difese di soggetti già individuati come colpevoli rispetto a situazioni che si sono risolte con un giudizio di non colpevolezza. Il mio compito è questo e io sono felice di fare l'avvocato rispetto a situazioni difficili dal punto di vista mediatico. Se il risultato sarà diverso ne prenderemo atto, ma sono talmente convinto di aver ragione e che abbiano ragione coloro che si lamentano di questo tipo di provvedimenti che non ho nessun motivo per rifiutare una difesa di questo genere".

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Crimi: "E' costituzionale"

Il sottosegretario cinquestelle alla Presidenza del Consiglio, Vito Crimi, interviene a difesa della costituzionalità del provvedimento di abolizione dei vitalizi presentato dal presidente della Camera, Roberto Fico. "La delibera Fico che l’Ufficio di presidenza della Camera voterà a luglio, così come un provvedimento simile che potrebbe emanare l’Ufficio di presidenza del Senato, rientrano a pieno titolo nell’autonomia delle Camere, cioè nell’indipendenza riconosciuta loro dalla Costituzione per la disciplina dei rapporti di lavoro, economici e ovviamente previdenziali al loro interno (articolo 64 Costituzione). Lo ha confermato anche la recente sentenza n. 262/2017 della Corte Costituzionale. Quindi è infondato, pretestuoso e anche ridicolo parlare di incostituzionalità del provvedimento. Non si tratta di una legge dello Stato, è un provvedimento interno alle Camere. L’autonomia organizzativa degli organi costituzionali è sottratta alla giurisdizione ordinaria. Altrettanto ridicolo e soprattutto socialmente pericoloso e offensivo è sostenere, come fa Ugo Sposetti, che a seguito del taglio dei vitalizi arriverà il taglio retroattivo - passando integralmente al metodo contributivo - delle pensioni dei comuni mortali. Sono balle, terrorismo sociale. Non sarà questo governo a farlo né le delibere di Camera e Senato costituiscono un precedente: non sono legge. Se poi il Pd di Sposetti o altri intendono colpire i pensionati, come già hanno fatto con la legge Fornero, devono dirlo ai pochi elettori rimasti e aspettare di tornare a governare".

Fonte: Radio Cusano Campus →
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