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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Soldi

"Alberto Genovese potrebbe offrire un risarcimento di 5 milioni di euro"

Il 7 novembre l’imprenditore è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale. Secondo Gianluigi Nuzzi sulla Stampa c'è sullo sfondo di tutta la vicenda "l’onda d’urto dei soldi". Solo indiscrezioni. Intanto la 18enne sceglie l’avvocato di Nina Moric

Era lo scorso 10 ottobre quando durante una festa nell’attico di Alberto Genovese a Milano, una ragazza di 18 anni è stata sequestrata per tutta la notte e costretta a ripetuti atti sessuali. Meno di un mese dopo, il 7 novembre, l’imprenditore è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale. Intanto sono in corso accertamenti su un’altra presunta violenza, avvenuta l’estate scorsa in una vacanza a Ibiza. 

Alberto Genovese: la 18enne sceglie l'avvocato di Nina Moric

Negli ultimi giorni c'è stata una novità importante sul fronte legale: i due avvocati che finora hanno difeso la ragazza, anche esponendosi mediaticamente, Saverio Macrì e Luca Procaccini, sono stati retrocessi a meri sostituti processuali del nuovo difensore ingaggiato, il penalista Luigi Liguori, avvocato d’esperienza e già difensore dell’ex moglie di Fabrizio Corona, Nina Moric: lo racconta oggi Gianluigi Nuzzi sulla Stampa.

Sullo sfondo c'è quella che Nuzzi definisce "l’onda d’urto dei soldi" di Genovese. Comincia infatti a circolare la parola "risarcimento". Soldi che Genovese potrebbe proporre di versare per ottenere a norma di legge attenuanti e magari una riduzione di pena. Il risarcimento del danno prima dell’inizio del processo in aula consente in linea teorica di avere una specifica attenuante che riduce fino a un terzo la pena.

Solo indiscrezioni non confermate, nulla di ufficiale, sottolinea il quotidiano torinese.

Ufficialmente non c’è traccia di ciò. Né l’avvocato di Genovese, Luigi Isolabella, ci ha pensato, né i difensori della ragazza, a iniziare da Luca Procaccini, hanno ricevuto alcun cenno al riguardo. Ma non è questa la prospettiva corretta per scoprire e interpretare quanto sta accadendo. Dietro a questa storia si sta muovendo un mondo sotterraneo e sopportandone i miasmi, bisogna calarsi tra le orde fameliche di chi vede in questa violenza e nel risarcimento la possibilità di monetizzare pacchi di banconote viola da 500 euro.

Intorno alla vicenda si muoverebbero infatti vari mediatori, negoziatori improvvisati, un "circo" secondo Nuzzi che vorrebbe "mettere le mani o meglio, le zampe, su una porzione del notevole gruzzolo che la ragazzina potrebbe ricevere".

Dagli ambienti che stanno avvicinando la ragazza rimbalza la somma di 5 milioni di euro.

Ma Nuzzi aggiunge un elemento importante:

La vittima è testimone in questo processo, il suo racconto è il genoma dell’inchiesta, supportato dai video registrati dalle telecamere di terrazza Sentimento e qualsiasi eventuale pressione esercitata un domani su di lei andrebbe a costituire reato.

La violenza a Milano il 10 ottobre 2020

"Sono distrutta, confusa e sotto choc. Mai avrei pensato di andare a una festa e poi vivere un incubo del genere". E' quel che ha confidato due settimane fa al suo legale la18enne che lo scorso 10 ottobre, dopo essere stata stordita con un mix di droghe, è stata stuprata da Alberto Genovese, l'imprenditore ora in cella a San Vittore. La giovane, quella sera tra le ospiti a un party organizzato da Genovese nel suo appartamento nel cuore di Milano, "sta pian piano prendendo coscienza di quel che le è capitato - ha spiegato l'avvocato Luca Procaccini - ma sta malissimo e ha iniziato un percorso di cure con psicologi".

Intanto tre giorni fa era stato ricoverato in ospedale a Bali, in Indonesia, per un attacco di stress e ansia Daniele Leali, il vocalist definito 'braccio destro' di Alberto Genovese nel decreto di fermo che ha portato all'arresto dell'imprenditore digitale con l'accusa di aver drogato e violentato una modella di 18 anni durante una festa organizzata lo scorso 10 ottobre nella sua casa di Milano ribattezzata 'Terrazza Sentimento'.

Secondo il suo avvocato, l'avvocato Sabino Di Sibio, a provocare l'attacco sarebbero stati i numerosi messaggi minatori ricevuti sui social dopo che in alcuni programmi televisivi il nome di Leali è stato accostato alla vicenda. Leali non è indagato e anche per questo quando aveva deciso di partire per Canggu, una piccola località indonesiana, per impegni lavorativi.

Fonte: La Stampa →
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