Siria, la guerra mai finita: "Attacco con armi chimiche", russi bombardano i ribelli
Rappresaglia dell'aviazione russa nell'enclave siriana controllata da ribelli e jihadisti. Nella notte un centinaio di persone sono dovute ricorrere alle cure dei medici accusando i sintomi di un attacco al cloro
Un centinaio di siriani sono stati ricoverati in ospedale per delle difficoltà respiratorie ad Aleppo: lo ha reso noto l'agenzia di Stato siriana, Sana, accusando i ribello di aver attaccato con dei "gas tossici". Fonti delle organizzazioni siriane per la difesa dei diritti umani ha parlato di 94 ricoveri; la maggior parte dei pazienti è già stata dimessa e no vi sarebbe alcun caso di intossicazione grave.
Subito dopo l'attacco l'aviazione militare russa ha bombardato alcune zone della provincia di Aleppo controllate dalle milizie ribelli e dai gruppi jihadisti, dopo un presunto attacco con dei "gas tossici" avvenuto sulla città capoluogo.
Il Ministero della Difesa russo ha accusato i ribelli di aver utilizzato delle armi al cloro e ha reso noto che degli specialisti militari russi sono giunti sul posto per assistere le vittime e valutare la situazione. Secondo i media ufficiali siriani almeno cento persone sono state ricoverate con dei problemi respiratori.
#Siria Da Aleppo città giungono notizie di un attacco con colpi di mortaio al cloro da parte di ribelli. Ci sarebbero cittadini intossicati.
— Angelo Gambella (@agambella) 24 novembre 2018