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Giovedì, 28 Marzo 2024

Ragazzina annegata, i genitori naturali: "Dopo due anni ce l'hanno riportata morta"

La dodicenne era stata tolta ai genitori e affidata a una donna. La mamma tra le lacrime: "Me l'hanno portata via, adesso la mia bambina non c'è più". L'avvocato: "Il processo era stato archiviato, avevamo chiesto il recupero della genitorialità. Qualcuno dovrà assumersene la responsabilità". La ricostruzione di PalermoToday

Il suo corpo giace all’interno di una bara bianca, ai piedi un pallone da calcio, la sua passione. Tutt’intorno, nei pochi metri quadrati di quell’appartamento nel cuore del Capo, in piazza San Gregorio, gli amici e la famiglia piangono Alessia Cintura, la dodicenne annegata in mare a Campofelice di Roccella, nel palermitano.

Come racconta Riccardo Campolo su PalermoToday, i genitori naturali della ragazzina sono stati avvisati a 24 ore dall’accaduto, con una visita dei carabinieri. Sì, perché Alessia, da due anni, non viveva più con il padre e la madre in quanto data in affidamento a una nuova famiglia lo scorso dicembre. “Non me l’hanno fatta vedere per 24 mesi - piange disperata la madre - e ora me l’hanno riportata morta. E ora farà il compleanno al cimitero. La mia bambina non c’è più…”.

La tragedia si è consumata due giorni fa sul lungomare, nelle acque vicino al residence Dolcestate. Dopo pranzo Alessia, insieme ad un’altra ventina di ragazzini, è andata a mare per divertirsi e giocare in compagnia. Poi, nonostante non fosse abile a nuotare, avrebbe deciso di fare un tuffo. Le onde l’hanno subito travolta, non permettendole di rientrare a riva. Il primo a intervenire è stato un bagnino la cui attenzione è stata richiamata dagli amici della dodicenne, riportata sulla spiaggia quando ormai era troppo tardi.

A quel punto sono arrivati i carabinieri e il medico legale, che non avrebbe ravvisato la necessità di effettuare l’autopsia e così la Procura di Termini Imerese ha firmato il nulla osta per spostare la salma. Il cadavere della giovane Alessia, oggi, si trova nella casa che divideva con il fratello più grande e i genitori. Da due anni, a causa di un delicato disagio familiare, era stata allontanata. In un anno e mezzo ha girato due comunità per minori, poi l’affidamento a una donna originaria di Campofelice. “Con lei - spiegano gli avvocati Rosa Garofalo e Giuseppe Siino - stava bene, ma non ha mai dimenticato la sua famiglia né perso la voglia di vederli".
 

Fonte: PalermoToday →
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